I primi cittadini si dicono fortemente preoccupati per il destino dei quasi 500 dipendenti che dal primo gennaio saranno in cassa integrazione a zero ore. Invocato anche un incontro al ministero del Lavoro
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I sindaci di Catanzaro, Cosenza e Crotone, Nicola Fiorita, Franz Caruso e Vincenzo Voce hanno espresso «fortissima preoccupazione» per le sorti dei quasi cinquecento dipendenti della Abramo Customer Care, messi in cassa integrazione a zero ore dall’azienda dal prossimo 1 gennaio in seguito al mancato rinnovo delle commesse da parte di Tim.
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«Si tratterebbe – scrivono in una nota congiunta – di un colpo durissimo, in una regione dove gli indicatori economici e quelli relativi all’occupazione costituiscono già motivo di pericoloso allarme sociale. Il rischio di perdita secca di centinaia di posti di lavoro non può non far temere, poi, ripercussioni sugli assetti complessivi dell’azienda che potrebbero sfociare in una situazione di ben più grave portata».
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Fiorita, Caruso e Voce, nel dare la loro «piena e incondizionata vicinanza ai lavoratori, la cui serenità viene peraltro compromessa in un frangente particolare com’è il periodo natalizio» fanno sapere di avere «contattato presso Tim il responsabile delle risorse umane, dr. Paolo Chiriotti e la responsabile degli Affari istituzionali Sabina Strazzullo, per verificare nell’immediato la possibilità di una proroga del contratto e per chiedere al contempo un incontro urgente alla stessa Tim, da tenersi presso il ministero del Lavoro che ci aspettiamo – scrivono – sia parte attiva nella gestione della crisi».