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Prosegue la scrematura dell’Enac in relazione alle offerte presentate per aggiudicarsi la gestione degli aeroporti di Crotone e Reggio Calabria, dopo il clamoroso fallimento che ha travolto le società di gestione dei due scali.
Nelle scorse settimane era stata esclusa l’offerta presentata dalla Sagas per la gestione del solo aeroporto di Crotone. L’Autorità preposta aveva giudicato insanabili le carenze documentali della domanda presentata dalla società crotonese, a partecipazione regionale, sulla quale avevano puntato forte gli Sculco.
Ieri, invece, è stata la volta della Rti Ig Aeroporti, riconducibile alla potentissima famiglia cosentina dei Greco, che pure aveva presentato un’offerta per la gestione del solo scalo pitagorico. Un’esclusione destinata a fare rumore e che, comunque, segna una pesante battuta d’arresto nell’espansione delle mire della famiglia che già ha fortissimi interessi sia nella sanità calabrese, che nell’agro-alimentare.
L'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, all'esito delle verifiche sulle domande di partecipazione e sulla correlata documentazione amministrativa prodotta dalle società che hanno presentato la domanda di partecipazione, ha reso noto che le società ammesse alla gara ad evidenza pubblica bandita per l'affidamento della concessione trentennale della gestione totale degli Aeroporti di Reggio Calabria e di Crotone, sono: Ase Spa e Sacal Spa. Il Rup (Responsabile unico del procedimento) ha già inviato le relative comunicazioni alle società interessate. I lavori proseguiranno con la seduta pubblica convocata per domani, per la verifica della completezza delle offerte delle società ammesse, contenute nelle rispettive buste B, che verranno consegnate alla commissione giudicatrice che proseguirà i lavori in sedute riservate.
Al momento, dunque, rimangono in piedi l’offerta di Ase, società che si occupa di manutenzione stradale all’interno di Avr, ha presentato l’offerta solo per l’aeroporto di Reggio e quella della Sacal, società che attualmente gestisce l’aeroporto di Lamezia Terme e che, invece, ha fatto domanda per ottenere la gestione dei servizi aeroportuali di entrambi gli scali calabresi.
Circostanza, quest’ultima, di non poco conto in considerazione dei criteri previsti dal Bando che privilegia le offerte di gestione integrata.
Salgono, insomma, le quotazioni di avere una società unica di gestione dei tre aeroporti calabresi, così come avviene già in altre Regioni italiane come la Toscana. Un modello al quale hanno già detto di guardare con favore sia il ministro ai Trasporti Graziano Delrio, che il governatore Mario Oliverio.
Una società unica, oltre a poter garantire una razionale diversificazione dell’offerta degli scali, avrebbe anche il pregio di essere il soggetto più adatto per le evoluzioni del sistema dei trasporti al quale sta lavorando l’assessore Russo e per la legge ad hoc per il rilancio degli aeroporti calabresi che Oliverio e i suoi hanno annunciato come imminente.
Riccardo Tripepi