Presente ai lavori congressuali anche il leader nazionale Luigi Sbarra per rilanciare i temi centrali sui quali lavorare e programmare
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È stato confermato segretario generale della Ust Cisl Magna Graecia Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia Salvatore Mancuso, eletto nel corso del Terzo congresso dell’organizzazione sindacale tenutosi oggi a Feroleto, al quale hanno preso parte il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra e il segretario generale della Cisl Calabria Tonino Russo, oltre a numerosi ospiti in rappresentanza delle istituzioni, del mondo del lavoro e dell’imprenditoria.
I nei di Catanzaro, Crotone e Vibo
Ad affiancare Mancuso nella segreteria saranno Marina Marino e Luigi Tallarico. Nel suo intervento introduttivo Salvatore Mancuso ha affrontato, tra l’altro, le problematiche che accomunano le province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, come la forte crisi occupazionale, l’eccessiva burocratizzazione del sistema pubblico, la presenza di una criminalità organizzata che incide sull’efficienza del sistema sanitario, della pubblica amministrazione, sulla qualità delle infrastrutture, sulla capacità di impresa.
Quindi Mancuso ha rimarcato la necessità di «una sinergia più stretta tra forze politiche, sociali e imprenditoriali, che possa dare impulso alla crescita economica e allo sviluppo del territorio, anche attraverso il miglioramento della qualità del lavoro e una sua maggiore professionalizzazione in vista dell’impiego efficace delle risorse del Pnrr».
La morsa della criminalità
Centrale inoltre il tema del deficit di legalità: «Una questione - ha detto Mancuso - che rallenta lo sviluppo della sanità, della pubblica amministrazione, della viabilità, dei trasporti, che scoraggia la piccola e la grande imprenditorialità. La ‘ndrangheta, ma anche l’illegalità diffusa, il malaffare, la disonestà di chi gestisce il ruolo pubblico con arroganza e incompetenza, disinteressandosi del bene collettivo e mirando solo ad interessi personali, costituiscono i mali contro cui combattere».
La qualità del lavoro
Temi condivisi dal segretario della Cisl calabrese Tonino Russo, che ha rimarcato la volontà di «mettere al primo posto la qualità del lavoro per dare dignità alle persone. Purtroppo il lavoro in Calabria non è dignitoso, non lo è nel privato né nel pubblico. C’è troppo lavoro precario, troppo sfruttamento, ora ci sono le risorse e bisogna spenderle bene in questa direzione. Bisogna dare dignità alle persone che lavorano, bisogna attivare processi per connettere la Calabria dal punto di vista viario, infrastrutturale, digitale, per favorire lo sviluppo e la crescita di un territorio che a tante risorse inespresse».
«È attraverso il dialogo, attraverso un grande patto sociale - ha aggiunto Tonino Russo - che ci rivolgiamo alla parte sana della Calabria per dire che la Cisl c’è e vuole confrontarsi con questo terreno ad iniziare dal governo regionale con cui in questa fase c’è un buon dialogo».
Puntare a limitare i danni del caro energia
Puntare su responsabilità e pragmatismo, rafforzare dialogo e confronto, evitare le tensioni e le contrapposizioni per aiutare il Paese a incamminarsi sul sentiero della crescita, dello sviluppo e del lavoro. Sono le linee di azione ribadite dal segretario generale Luigi Sbarra, che ha rimarcato tra l’altro la necessità di intervenire sui temi del recupero del ritardo infrastrutturale al Sud, e sul sostegno a famiglie lavoratori e imprese per l’aumento del costo dell’energia e delle materie prime.
«Stiamo sollecitando in queste giornate il Governo a valutare la necessità di uno scostamento di bilancio per sostenere le famiglie, i lavoratori, le imprese in difficoltà per l'aumento delle bollette elettriche e del gas», ha detto Sbarra. «Dobbiamo sterilizzare - ha aggiunto - gli aumenti delle bollette elettriche, salvaguardare il potere d'acquisto di salari, stipendi e pensioni e dare una spinta forte di accelerazione agli investimenti con le risorse del Pnrr. Ci sono le condizioni per dare un impulso forte nonostante questa fiammata inflattiva, l'aumento del costo dell'energia e la mancanza di materie prime, che stanno rallentando la crescita».
Le infrastrutture
Sbarra ha quindi parlato della necessità «di portare avanti l'offensiva di grandi investimenti per adeguare e ammodernare le vie di comunicazione nel Mezzogiorno ed in modo particolare in Calabria». «Penso che l'ammodernamento e la riqualificazione della strada statale 106, il potenziamento della rete ferroviaria, il progetto dell'Alta velocità sono questioni che dobbiamo mettere in cima alle priorità da sollecitare e da rivendicare. Oggi ci sono tante risorse che ci arrivano dall'Unione europea, ci sono fonti di finanziamento nazionale, bisogna fare un potente investimento sulle vie di comunicazione e sulle grandi infrastrutture viarie, ferroviarie, portuali, aeroportuali, sulle reti digitali e sulla messa in sicurezza del territorio. Tutto questo oggi può essere alla portata ed è necessario che anche in Calabria il governo regionale, le organizzazioni sindacali, le forze imprenditoriali stringano e lavorino per un grande patto sociale che metta in priorità gli investimenti, il lavoro, la necessità di fare politiche di vera inclusione sociale».
Il lavoro come priorità
«Per noi il lavoro resta la grande priorità da affrontare e risolvere in Calabria, nel Mezzogiorno e anche nel resto del Paese», ha detto ancora Sbarra, commentando la celebrazione dei congressi della Cisl nelle categorie e nei territori. «Vogliamo rilanciare la partecipazione, l'impegno della Cisl per sostenere percorsi veri di crescita, di sviluppo, mettendo al centro la qualità e la stabilità del lavoro, soprattutto per giovani e donne, la dignità della persona. Vogliamo sviluppare un dibattito con i nostri iscritti, con i nostri dirigenti sindacali. Abbiamo idee, proposte, elaborazioni che mettiamo al servizio dei territori e delle comunità locali, nella prospettiva di aiutare il Paese, anche attraverso l'impegno sociale, a risollevarsi dalle macerie della crisi sanitaria, della crisi sociale, economica, produttiva e occupazionale». Il lavori congressuali si sono aperti con una Santa Messa celebrata dal vescovo di Lamezia Terme mons. Giuseppe Schillaci.