Forte accelerazione dell'inflazione che ad ottobre sfiora il 12%. Erano 40 anni che non si assisteva a un’impennata simile. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra a ottobre un aumento del 3,5% su base mensile e dell'11,9% su base annua (da +8,9% del mese precedente). «Bisogna risalire al marzo 1984 per un tendenziale dell'indice generale NIC pari a +11,9%», commenta l'Istat.

«La forte accelerazione si deve soprattutto ai prezzi dei Beni energetici (da +44,5% di settembre a +73,2%) e, in misura minore, ai prezzi dei Beni alimentari (da +11,4% a +13,1%). Sono per lo più i Beni energetici, sia quelli regolamentati sia quelli non regolamentati, a spiegare la straordinaria accelerazione dell'inflazione di ottobre 2022, con i prezzi dei Beni alimentari (sia lavorati sia non lavorati) che continuano anch'essi ad accelerare, in un quadro di tensioni inflazionistiche che attraversano quasi tutti i comparti merceologici; frenano solo i Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona».

Rallentano invece i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,7% di settembre a +5,1%). Su base annua accelerano i prezzi dei beni (da +12,5% a +17,9%), mentre rallentano di poco quelli dei servizi (da +3,9% a +3,7%); si amplia in misura marcata, quindi, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -8,6 di settembre a -14,2 punti percentuali).