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La Calabria esclusa dalla Legge di Stabilità per il 2016. La denuncia parte dai presidenti di Unindustria Calabria Natale Mazzuca e di Ance Calabria Francesco Berna i quali in una nota congiunta, criticano il ruolo di deputati e senatori calabresi che non sono stati in grado di soddisfare gli interessi della Regione che li ha eletti. La legge di Stabilità che arriverà alle Camera il prossimo 14 dicembre presenta una serie di investimenti pensati per il rilancio del paese ma, come dichiarano Mazzuca e Berna "il Sud e la Calabria sono completamente assenti".
Per Mazzuca e Berna "il Sud sta affondando, destinato a una deriva che lo sta allontanando dalla zona più moderna del Paese e lo sta rendendo sempre più destinato alla miseria. Il rischio di povertà, che nel Nord coinvolge un cittadino su cinque, nel meridione si attesta al 50%. Una persona su due va incontro all'indigenza". I due rappresentanti di Ance e Unindustria invitano deputati e senatori calabresi che, a loro dire, non rappresentano la comunità territoriale che li ha eletti, ad andare "nei cantieri dove troveranno il deserto; visitino le aziende dove quotidianamente si è costretti a licenziare per la mancanza di commesse, a causa dello stillicidio di tasse, tariffe e tributi, crediti rimasti insoddisfatti e vessazioni della criminalità organizzata; parlino con le persone in carne e ossa, con gli operai e gli imprenditori, per cogliere la drammaticità di una fase in cui quotidianamente muoiono centinaia di aziende. Tutto ciò, continuano mazzuca e Berna "Mentre chi ci dovrebbe rappresentare tace o si limita a qualche dichiarazione dettata alle agenzie, gli imprenditori chiudono e portano in tribunale libri, dignità e speranze sull’avvenire delle famiglie e dei figli di migliaia di operai".