La Giunta regionale punta a superare un vecchio accordo con il ministero delle Infrastrutture che prevedeva la costruzione di una strada periferica e a due corsie: «Dar vita ad un'opera moderna ed adeguata»
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Un nuovo progetto per collegare la terza città della Calabria, Corigliano-Rossano, con l’autostrada del Mediterraneo. Se ne è parlato in una una riunione svoltasi nella Cittadella regionale, su iniziativa degli assessori regionali, alle infrastrutture, Domenica Catalfamo, e all’agricoltura, Gianluca Gallo. Presenti i vertici dell’Anas ed i rappresentanti dei Comuni interessati, l’assessore Tatiana Novello (in videoconferenza) per il Comune di Corigliano-Rossano ed il sindaco di Cassano, Gianni Papasso.
Un progetto in realtà c’è già ed è relativo ad un accordo stipulato negli anni scorsi tra la Regione Calabria ed il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti: la creazione di una strada a due corsie che unisca Corigliano-Rossano (rimanendo esterna all’area urbana coriglianese) alla Statale 534, all’altezza di località Stombi, a pochi chilometri dal centro abitato sibarita. Troppo poco per la Giunta regionale guidata da Jole Santelli, che per questo si prepara a chiedere al Governo un cambio di strategia.
«Non riteniamo sia la soluzione ideale per dare adeguata soluzione alle esigenze della terza città calabrese, che ha bisogno di ben altre attenzioni e risposte da parte delle istituzioni. Nelle intenzioni della giunta Santelli c’è ben altro. Punteremo alla creazione di una strada veloce a quattro corsie, che tenga dentro l’intera città di Corigliano-Rossano – hanno puntualizzato Gallo e Catalfamo – per poi innestarsi ad una Statale 534 da trasformare anch’essa per intero, e non solo parzialmente come finora è, in bretella a 4 corsie».
Una prospettiva condivisa dai Comuni interessati e che «consentirebbe - secondo i due assessori della Giunta calabrese - di dimezzare o quasi gli odierni tempi di percorrenza, avvicinando Corigliano-Rossano il Basso Ionio cosentino ed il porto di Corigliano all’autostrada del Mediterraneo, a tutto vantaggio di una delle zone economicamente e turisticamente più importanti della Calabria, tuttavia ostaggio di una mancanza di collegamenti che la condanna ad un deleterio isolamento».
Alla luce del nuovo orientamento già formalizzato all’Anas, a giorni dalla Cittadella partirà alla volta del Mit la richiesta ufficiale di ripensare le scelte del recente passato e rimodulare progetto e risorse finanziarie. «L’operazione è pienamente fattibile – è l’opinione di Gallo e Catalfamo – perché si è ancora nella fase prodromica della progettazione e la volontà della Regione è chiara: dar vita ad un’opera moderna ed adeguata. Privilegeremo pertanto un’ipotesi progettuale più avanzata, che tenga finalmente conto delle aspirazioni di un territorio per troppo tempo mortificato».