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Il programma operativo della Calabria è stato rinviato al mittente. Lo ha deciso la Commissione europea che, esaminando il documento inviato a Bruxelles, lo scorso dicembre, ha trovato informazioni erronee. Stesso problema è stato rinvenuto nella documentazione di Molise e Puglia, anch’essa rispedita al rispettivo mittente a causa alle irregolarità riscontrate nei progetti relativi alla Legalità, alle città metropolitane e alla Ricerca e innovazione.
L'Italia non è riuscita a spendere nel 2014 il 66% dei fondi Ue che avrebbero dovuto essere utilizzati entro la fine dell'anno ovvero 4,135 miliardi di euro su 6,223 miliardi. Una percentuale che è quasi il doppio della media comunitaria (34%), e la più alta fra i grandi paesi dell'Ue. La Commissione europea ha comunicato oggi a Bruxelles i dati su tutti gli Stati membri, annunciando di aver varato una proposta per riportare nel bilancio del 2015 e, in minima parte, anche dei due anni successivi i pagamenti inizialmente previsti per il 2014 e finora inutilizzati (in tutto 21,105 miliardi di euro rispetto ai 61,754 miliardi inizialmente programmati). La proposta dovrà essere approvata dall'Europarlamento e, all'unanimità, dal Consiglio Ue entro la fine di aprile. Peggio dell'Italia sono andati solo quattro paesi: la Repubblica ceca (100% dei fondi inutilizzati), la Romania (78%), il Lussemburgo (69%) e l'Irlanda (67%). Fra i grandi paesi, la Spagna è vicina all'Italia (61%), mentre vanno molto meglio la Germania (16%), la Francia (40%) e il Regno Unito (54%). Efficientissimi (fra lo 0 e il 3 per cento) Austria, Portogallo, Lettonia, Estonia, Svezia, Slovacchia, Slovenia, Finlandia, e Polonia, e vanno benone anche Olanda (4%) e Lituania (6%).