La Calabria scala una posizione nella classifica della reputazione turistica delle regioni d’Italia, rimanendo comunque piuttosto distante dai vertici della graduatoria, al 15mo posto davanti a Piemonte, Abruzzo, Umbria, Campania e Molise. La buona notizia però arriva dalla crescita sostanziale a livello di popolarità delle destinazioni: siamo diventati una delle mete più ricercate sul web. La Calabria dunque, è tra le regioni più ambite e cliccate. Divide questo traguardo con Toscana, Sardegna, Sicilia, Liguria e Puglia. I dati, contenuti in uno studio realizzato dall’Istituto Demoskopika, sono stati presentati in Confindustria a Cosenza.

Calabria, mare promosso

L’indagine rivela da parte dei turisti una percezione differente della qualità del nostro mare. Per i visitatori è incantevole e per questo rappresenta uno dei punti di attrazione principale dei flussi, insieme al clima gradevole ed all’ottimo rapporto qualità prezzo. La ricerca inoltre rivela un certo appeal verso l’enogastronomia e, di riflesso, verso i prodotti tradizionali ed artigianali tipici, che hanno conservato il sapore antico di un tempo.

Le criticità 

Molti invece sono frenati dalle tante criticità che si registrano sul territorio. Tallone d’Achille è la carenza dei servizi sanitari. La circostanza crea insicurezza nel turista, spingendolo a preferire altri lidi dove la presenza di presidi ospedalieri attrezzati e di prossimità garantiscono cure tempestive ed adeguate. E poi, a dissuadere i potenziali turisti c’è anche la mancanza di un efficiente servizio pubblico dei trasporti. Chi sceglie la Calabria inoltre, si confronta con strutture ricettive non sempre in linea con le aspettative.

In Calabria accoglienza da rivedere

«Misurando tutte le recensioni abbiamo colto delle lamentele concentrate sul livello dei servizi di accoglienza – spiega il presidente di Demoskopika Raffaele Sergio Rio – Soprattutto sul fronte delle informazioni turistiche, il visitatore si sente totalmente smarrito. Questo è dovuto pure alle carenze dei siti istituzionali ed alla mancanza di una efficace interazione sui social. Altri motivi di insoddisfazione sono da ricercare sulla scarsità degli intrattenimenti offerti e sulla bassa sicurezza sociale».

Rimodulare le scelte della politica

Lo studio di Demoskopika è utile anche per programmare gli investimenti pubblici. Nel settore nei prossimi cinque anni, tra le linee del Por e quelle del Pnrr, saranno disponibili circa 450 milioni. Sarà importante nella destinazione di queste risorse, valutare anche il cambiamento delle esigenze in funzione della pandemia: «Bisogna adeguarsi ad una nuova concezione di vacanza, sempre meno concentrata negli hotel e sempre più orientata verso la formula dei residence e degli appartamenti – dice Demetrio Metallo, presidente della sezione turismo di Unindustria Calabria - Un po’ per rimanere più isolati e quindi abbattere il rischio di contrarre il Covid, un po’ per una questione di minori costi. Di queste nuove tendenze bisognerà tenere conto». All'incontro hanno partecipato tra gli altri, Lenin Montesanto, consulente in comunicazione strategica & lobbying, e Rosario Branda, direttore di Confindustria Cosenza.