INTERVISTA | L'Italia nella black list dei paesi che originano il 60 per cento degli arrivi in Calabria. Servono investimenti ed azioni concrete. L'appello di Raffaele Rio alla presidente della Regione Jole Santelli
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«Istituire un’unità anticrisi regionale per far fronte alle conseguenze economiche del Covid-19, principalmente nel comparto turistico. È necessario un piano di azioni concrete da 100 milioni di euro che vada ad integrare i provvedimenti già assunti dal Governo centrale». È l’appello rivolto alla presidente della Regione Calabria, Jole Santelli dal presidente dell’Istituto Demoskopika, Raffaele Rio. «Gli effetti sul turismo regionale – dichiara Rio – sono già evidenti dopo lo stop alle gite scolastiche e dopo i “consigli di viaggio” di quanti suggeriscono di evitare l’Italia o prendere mille precauzioni, al rientro».
l'Italia nella black list
E ancora: «È sufficiente analizzare i dati di arrivi e spesa turistica generati in Calabria per capire quanto potrebbe accadere al sistema turistico regionale se la situazione dovesse prolungarsi. Secondo i dati del Ministero degli Esteri, tra i paesi che hanno diffuso avvisi di allerta o di restrizione nei confronti dei viaggi in Italia, ci sono aree determinanti per il comparto turistico regionale, che rappresentano ben il 60 per cento degli arrivi in Calabria, e generano circa il 40 per cento della spesa turistica. Nel dettaglio – precisa il presidente di Demoskopika – figurano dieci stati (Germania, Francia, Polonia, Repubblica Ceca, Stati Uniti, Slovacchia, Russia, Spagna, Brasile e Cina) che, nell’ultimo anno disponibile hanno prodotto poco meno di 200 mila arrivi generando una spesa stimata pari a 75 milioni di euro».
Infine, la proposta
«Sarebbe utile istituire un’unità di crisi con l’obiettivo di attuare un piano di interventi per 100 milioni di euro - prosegue Raffaele Rio_. La copertura finanziaria sarebbe da recuperare anche con la riprogrammazione di una parte delle “risorse liberate” in dotazione all’Ente regione. L’unità anticrisi potrebbe monitorare l’andamento dei flussi turistici per comprendere i motivi di una eventuale contrazione; regolamentare modalità, requisiti, tipologia e tempi del sostegno economico; incentivare una rete di incontri con i maggiori tour operator; chiarire intenzioni e programmi dei principali vettori e, infine progettare una campagna di promozione del made in Calabria prioritariamente nelle aree a maggior rischio defezione».