Il sindaco Macrì: «Il cibo diventa la voce più importante del budget della vacanza estiva in Italia e la valorizzazione dell’immenso valore storico e culturale del patrimonio enogastronomico produce grandi opportunità»
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Il turismo esperienziale continua a conquistare fette sempre più ampie di mercato. Il cibo, infatti, con il tempo sta dimostrando di riuscire a trainare lo sviluppo. Dieci anni fa era un viaggiatore su cinque in Italia che sceglieva una meta principalmente per l’esperienza enogastronomica, dal 2021 è un turista su due. Al fine di proteggere le proprie eccellenze locali e valorizzarle oltre i confini regionali, nasce a Tropea la confraternita della cipolla rossa.
Sostenibilità, innovazione ed esperienzialità sono diventate le chiavi di lettura delle destinazioni di successo e turismo. Enogastronomia e cultura – si legge in una nota stampa - vengono letti come tre elementi che assieme raccontano l’autenticità e la bellezza di una terra. Tutti gli indicatori certificano un grande ritorno del turismo enogastronomico con un forte orientamento negli ultimi anni al biologico. Un terzo della spesa turistica di questa estate, se le stime dovessero essere confermate, è stato destinato alla tavola, che supera quella per l’alloggio, trainata dal ritorno della voglia di convivialità dopo due anni di restrizioni a causa della pandemia. Inoltre, l’Italia vanta il primato europeo per prodotti certificati – 814 a novembre 2021 – e il valore economico delle produzioni certificate ha toccato i 16,6 miliardi di euro nel 2020. Non solo. Il 92% delle produzioni tipiche nazionali nasce nei piccoli borghi con meno di cinquemila abitanti.
«È questo – dichiara il sindaco Giovanni Macrì – il quadro esatto, ancora una volta supportato da dati e misurazioni (dal Rapporto sul Turismo enogastronomico italiano all’Organizzazione mondiale del Turismo a Coldiretti) entro il quale continuano a spiegarsi ed esplicarsi progetti e politiche per i turismi a Tropea. Ed è in aderenza a questa analisi e visione complessiva – prosegue – in cui il cibo diventa la voce più importante del budget della vacanza estiva in Italia e la valorizzazione dell’immenso valore storico e culturale del patrimonio enogastronomico dei territori produce molte delle opportunità di sviluppo economico ed occupazionale che si inserisce anche l’iniziazione, nei giorni scorsi, della Confraternita della Cipolla Rossa di Tropea. – L’occasione di questo battesimo speciale è stato il 39esimo raduno nazionale della Federazione italiana Circoli enogastronomici (Fice) che a Tropea ha celebrato la prima tappa del tour tra le eccellenze dell’agroalimentare Made in Calabria».
Ad impreziosire prestigio e ambizioni della nuova confraternita, tra i soci fondatori figurano lo chef calabrese di nascita, cittadino onorario di Tropea e londinese di adozione Francesco Mazzei, uno dei migliori chef del Regno Unito, patron de La Sartoria fine dining all’italiana nel cuore di Londra; l’agrichef Enzo Barbieri, Ambasciatore della Calabria Straordinaria e promotore dalla sua oasi di pace affacciata sulla Città d’Arte di Altomonte delle ricette della memoria; il concittadino Francesco Repice, giornalista e telecronista sportivo Rai, scrittore al quale l’Amministrazione Comunale ha conferito la Medaglia d’Oro come civica benemerenza; il dirigente del settore agricoltura della Regione Calabria Giacomo Giovinazzo e Michele Accorinti, presidente dell’Accademia degli Affaticati, associazione organizzatrice del Premio Tropea.
«A tutti loro – continua il primo cittadino – va il ringraziamento mio personale e dell’Amministrazione Comunale per aver condiviso un percorso coerente e di sviluppo locale attraverso il quale, tra l’attenzione ai prodotti d’eccellenza come la nostra cipolla ed in generale il piacere anche goliardico del cibo autentico e di qualità, avvieremo un’azione di recupero e promozione ragionata non solo dei prodotti ma anche dei piatti della memoria territoriale e regionale, coinvolgendo tutta la rete commerciale, in primis quella ricettiva e della ristorazione».