Innalzare gli standard qualitativi delle strutture ricettive calabresi per valorizzare l’ospitalità e intercettare nuovi flussi turistici. È l’obiettivo che la Regione Calabria intende realizzare tramite il bando regionale che nella giornata di ieri è stato presentato nella sede vibonese della Camera di Commercio di Catanzaro Crotone Vibo Valentia e rivolto alle micro, piccole e medie imprese operanti nel turismo. Una dotazione finanziaria di 53 milioni e mezzo di euro per la riqualificazione di strutture già esistenti o per la realizzazione di nuove.

Strutture alberghiere (da tre stelle in su) ed extra alberghiere, come B&B, agriturismi, e case vacanza potranno così contare su un importante sostegno per la creazione di un’offerta turistica di qualità. «È una dotazione finanziaria considerevole che permetterà di far ricadere sul territorio, si stima, un investimento di circa 110 milioni - ha spiegato l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Calabria Rosario Varì -. Dopo aver valorizzato e dopo aver lavorato molto per riqualificare i nostri aeroporti, per fare in modo che la Calabria sia più connessa con il resto d'Italia e d'Europa, adesso stiamo lavorando per fare in modo che chi arriva in Calabria stia in strutture che siano adeguate».

A Vibo dopo i saluti del presidente di Confindustria Vibo Valentia Rocco Colacchio e del presidente di Confcommercio Calabria Centrale Vibo Valentia Salvatore Nusdeo, gli interventi di Luca Giuliano, presidente sezione Turismo Confindustria Vibo Valentia, del presidente della Federazione attività alberghiere ed extra alberghiere Confcommercio di Vibo Valentia Francesco Iellamo, dell’assessore regionale Rosario Varì e del presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara.

«Noi - commenta Ferrara - abbiamo un vero e proprio scrigno, un grande tesoro a partire dal mare meraviglioso fino alle montagne, un'agricoltura e un’enogastronomia di grande qualità, possiamo proporre un turismo religioso, un turismo congressuale, un turismo che può veramente essere esercitato durante 365 giorni all'anno. Però è evidente che dobbiamo anche puntare su un turismo di qualità. E questa misura punta esattamente sulla qualità dell'ospitalità, dell'accoglienza, guardando sia all'infrastruttura materiale ma anche alla professionalizzazione e all'investimento sul capitale umano». Continua a leggere su ilVibonese.it