Cauto ottimismo. È questa la formula più impiegata per descrivere l'imminente arrivo della stagione estiva. La utilizza Federalberghi e anche la sezione Turismo di Unindustria Calabria per descrivere l'atteggiamento degli albergatori nei confronti di quella che si profila come una estate all'insegna di una maggiore mobilità pur con la consapevolezza che gli obiettivi raggiunti nei periodi pre covid restano ancora decisamente fuori portata. 

Turismo di prossimità 

«C'è più ottimismo rispetto all'anno precedente - spiega Fabio Rotundo, componende di Federalbergi - anche grazie al piano di vaccinazioni ma parlare di incremento nelle prenotazioni probabilmente è esagerato. Allo stato possiamo augurarci che ciò avvenga, di sicuro ci sono molti clienti che chiamano per conoscere le quotazioni, quindi, è probabile che stiano facendo i loro sondaggi». In prospettiva certamente si migliorerà il risultato della scorsa estate, anno nero per gli spostamenti a causa della pandemia e dei lockdown. Quest'anno la tendenza indica una preferenza per il turismo di prossimità con viaggi in auto e meno uso dei mezzi di trasporto pubblici. 

Incognita richiami

«C'è una certezza, non manca la voglia di viaggiare e di riprendere a vivere con normalità e ciò ci fa ben sperare che i contatti e le richieste di preventivi e informazioni possano poi trasformarsi in prenotazioni nelle strutture alberghiere catanzaresi e calabresi». Resta però l'incognita dei richiami vaccinali che potrebbero frenare ancora gli spostamenti verso le mete turistiche: «Questa aspetto è stato anche affrontato dalle autorità pubbliche - ha aggiunto l'albergatore - speriamo pertanto che anche questa situazione possa essere risolta perchè è evidente che ciò può limitare fortemente la mobilità e danneggiare l'economia».