VIDEO | Il sindaco di Sersale contesta la legge regionale che ha esautorato il Comune, sostituito dall'associazione Legambiente
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Catalizzatore del turismo di prossimità, l'emergenza sanitaria ha aiutato i calabresi a riscoprire le bellezze locali. E Valli Cupe, riserva naturale che si estende a cavallo dei comuni catanzaresi di Sersale e Zagarise, ha dischiuso il fascino nascosto. «C'è stato un boom di presenze soprattutto a Sersale - spiega il sindaco Salvatore Torchia -, nel nostro centro storico e naturalmente nei siti naturalistici».
Estate da record
Estate da record per cascate, gole e canyon che hanno attirato la curiosità per gite fuori porta: «Facendo le visite guidate abbiamo riscontrato una notevole presenza di calabresi, probabilmente le persone si sono spostate di meno fuori dai confini regionali» spiega Francesco Amato, presidente dell'associazione Segreti Mediterranei.
Le braci della polemica
Ma sottotraccia ardono ancora le braci di una contesa consumata sulla pelle della Riserva: «Abbiamo riscontrato una serie di difficoltà - prosegue il sindaco di Sersale - nella gestione di questi flussi». Non ancora digerita la legge regionale che ha esautorato il Comune di Sersale dalla gestione delle Valli, sostituendola con l'associazione Legambiente per volontà dell'ex consigliere di minoranza, Domenico Tallini, oggi presidente del Consiglio regionale. «Questa nuova gestione non è stata efficace perchè il territorio è stato trascurato» ha incalzato ancora Salvatore Torchia.
Problemi di gestione?
Alte presenze ma con i conseguenti effetti collaterali: «I sentieri sono completamente sporchi - ha chiarito il presidente dell'associazione -. Noi per senso del dovere talvolta abbiamo effettuato delle pulizie però sia a causa dell'alta presenza di visitatori che per l'inciviltà di qualcuno si è percepito un senso di trascuratezza e questo ci fa male».