Arriva puntuale alle 14.30 a Marcellinara, alle porte di Catanzaro,  il viceministro alle infrastrutture Giancarlo Cancelleri, nuovamente in Calabria per un sopralluogo lungo la strada del Medio Savuto, un’incompiuta da più di 30 anni che dovrebbe collegare le due province di Catanzaro e Cosenza passando per circa 20 comuni dell’entroterra come Tiriolo, Decollatura, Serrastretta, San Pietro Apostolo. Sono solo 4 su un totale di 35 i chilometri fino ad ora completati. Ad attendere l’esponente del governo giallo rosso ci sono i vertici Anas, gli attivisti del M5S, la parlamentare calabrese pentastellata Elisabetta Barbuto e il comitato “La strada che non c’è”, da anni in prima linea per chiedere il completamente dell’opera. Un richiesta già portata all’attenzione del viceministro Cancelleri nel corso di due incontri tra dicembre e gennaio scorsi, ma che ora necessita di risposte concrete considerando anche il fatto che al momento l’unica strada che serve il territorio in questione è la ex strada statale 19, un’arteria che non è più in grado di reggere gli attuali volumi di traffico, interessata da frane e lungo la quale sono stati installati diversi semafori, con frequenti disagi per la circolazione.

 

La Calabria nell'agenda del Governo

«In questo momento sui tavoli del ministero, sulla scrivania del ministro Paola De Micheli e sulla mia, c’è tanta Calabria – ha assicurato Cancelleri – come Mistero e come Governo ci mettiamo la faccia proprio per dare quella tranquillità e quell’attenzione che da parte dello Stato probabilmente a questo territorio sono mancate. Questa  è la terza volta che vengo ma è una delle tantissime altre che verremo per vedere la situazione e si spera anche qualche cantiere che apre, per ristabilire quella tanto agognata “normalità”  che spetta anche a questa zona. C'è un piano infrastrutturale per il Sud - ha poi aggiunto - che tra qualche giorno verrà presentato dal primo ministro Conte e che ovviamente riguarda anche tanta Calabria, dando il senso di come ci stiamo muovendo. C'è una grande attenzione per le infrastrutture stradali ma anche ferroviarie».

 

La soluzione di Cancelleri

Dopo il sopralluogo lungo “la strada che non c’è”, un visita al Museo della civiltà contadina e artigiana di Serrastretta, nota come “città della sedia”, accompagnato dal primo cittadino Felice Molinaro, poi un confronto con i sindaci del comprensorio ai quali il viceministro Cancelleri ha prospettato la sua soluzione per il completamento dell’opera: «Noi vogliamo utilizzare il primo tratto, che in parte è realizzato e in parte in fase di realizzazione dalla Provincia. Mi riferisco al tratto nord, collegarlo poi con una provinciale che è già esistente e andare a ricollegare sulla statale che passa da Tiriolo. Questa secondo noi dovrebbe essere una buona prospettiva per far fare un intervento molto grosso ad Anas, che però non taglia fuori nessuno de comuni. Poi ovviamente ci metteremo d’accordo su questioni che riguardano varianti e non varianti. Quelle sono questioni che voglio studiare».

 

Verso una programazione definitiva

Soddisfazione per gli impegni assunti dal viceministro è stata espressa dal presidente del comitato “La strada he non c’è”, Domenico Mazza: I lavori per la realizzazione della Medio Savuto sono iniziati verso la fine degli anni ’80. Quindi se un’arteria del genere era già necessaria allora, oggi siamo proprio all’emergenza. Ora attendiamo i finanziamenti e soprattutto una programmazione finalmente seria e definitiva».