Una settantina di ex tirocinanti della pubblica amministrazione sono scesi questa mattina in piazza a Catanzaro per sollecitare il rinnovo dei contratti in scadenza l'1 marzo. Si tratta degli ex tirocinanti del Miur, del Mic e della Giustizia (in Calabria sono 1200) che dopo un percorso formativo e una selezione hanno ottenuto un contratto di 18 mesi alle dipendenze dei rispettivi ministeri. Tuttavia, di recente si sarebbe palesato il disimpegno a procedere al rinnovo per mancanza di risorse. Mentre a Catanzaro una delegazione è stata ricevuta dal prefetto, un altro incontro si è svolto a Roma con il ministro della Cultura per ricevere rassicurazioni.

«In una regione martoriata come la Calabria credo che sia fondamentale che queste persone, compresa me, non rimangano in mezzo ad una strada. Dare una illusione e una parvenza di lavoro e poi toglierlo così non è dignitoso» - ha dichiarato Sara Bozzarrello, precaria del Miur

«Noi da questa politica ci sentiamo abbandonati. Per tutti questi anni siamo stati al servizio di questi ministeri e abbiamo svolto il nostro lavoro cercando di andare anche incontro alle esigenze dei vari enti perché questi ministeri si trovano in carenza di organico. Siamo stati molti utili, quindi adesso lasciarci a casa dopo due anni di tirocinio con la Regione e 18 mesi ministeriali ci sembra deludente. Ci fa rammaricate moltissimo. Chiediamo se non stabilizzati almeno un ulteriore contratto di 18 mesi senza interruzione ed essere poi stabilizzati» - ha aggiunto Azzurra Vallone, impiegata nel museo archeologico nazionale Capialbi di Vibo Valentia, dipendente dal Mic

«Le richieste sono chiare. Noi di Usb siamo per la stabilizzazione dei ex tirocinanti ministeriali che sono quasi al termine del contratto di 18 mesi» - ha dichiarato Saverio Bartoluzzi, componente esecutivo nazionale Usb Fds. «Non è possibile che questo Governo faccia tagli su di tutti e chi ne paga le conseguenze più gravi sia sempre il precariato».