Questa mattina sit-in presso la cittadella regionale da parte dei lavoratori precari «risultati non idonei e che attendono ancora risposte risolutive dalle istituzioni»
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«Come ampiamente riportato dalla stampa locale, a seguito anche della costante e determinata battaglia di Usb, giovedì 1 giugno è stato approvato in Commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera dei Deputati un emendamento, sottoscritto da tutti i gruppi parlamentari, che permetterà ai lavoratori impegnati nei tirocini di inclusione sociale (TIS) di essere inquadrati contrattualmente nella Pubblica Amministrazione, superando i vincoli assunzionali cui i Comuni sono sottoposti». Inizia così una nota stampa diffusa dal sindacato Usb Tirocinanti Calabria.
«I Tis - continua la nota - potranno essere impiegati dai comuni in attività relative all'attuazione dei progetti Pnrr, alla prevenzione del dissesto idrogeologico e all'accoglienza dei migranti. L'emendamento rappresenta un primo passaggio importante a cui ne dovranno seguire altri. Data l'attuale situazione non abbiamo timore di affermare che, di fatto, la montagna ha partorito il topolino. Il motivo è semplice, la copertura economica è irrisoria e rischia di vanificare l’oggetto dell’emendamento».
«Sono previsti infatti, solo 7 milioni di euro di cui 2 milioni per il 2023 e 5 milioni per il 2024. I criteri di attuazione, inoltre, rappresentano un’incognita e bisognerà attendere le determinazioni del Ministero della Pubblica Amministrazione. È necessario e urgente - scrive il sindacato - riuscire a reperire risorse ben maggiori e ciò è ancora possibile visto che la procedura legislativa è in corso. Ai proclami in pompa magna speriamo che i parlamentari sostituiscano la determinazione politica che il caso richiede».
«Per ciò che concerne i tirocinanti ministeriali la situazione è ancor peggiore. La metà di loro, infatti, è stata giudicata non idonea a seguito di una discutibile prova di esame che poco aveva a che fare con le competenze maturate nel corso degli anni di tirocinio. Era stato annunciato la presentazione di un preciso emendamento alla Camera che avrebbe permesso di avviare l’iter per rimettere a disposizione i posti rimasti vacanti attraverso un nuovo bando».
«Rimaniamo interdetti e attoniti dal fatto che non sia stato presentato nonostante ci fosse addirittura la copertura finanziaria. Promesse e annunci sulla pelle di padri e madri di famiglia. Come è facile capire la battaglia per la definitiva contrattualizzazione e successiva stabilizzazione dei tirocinanti, i non idonei ministeriali e quelli impegnati nei tirocini di inclusione sociale (TIS), è tutt’altro che conclusa. I prossimi mesi saranno decisivi e la Usb, come avviene da molto tempo, si batterà fino all’ultimo con ogni strumento a disposizione affinché si arrivi al risultato che migliaia di famiglie calabresi meritano».
«Già questa mattina dalle ore 10 presso la cittadella regionale si terrà una nuova mobilitazione dei tirocinanti ministeriali, risultati non idonei, che attendono ancora risposte risolutive dalle istituzioni».