VIDEO | Il testo promosso dai deputati di Forza Italia Cannizzaro, Mangialavori e Arruzzolo è stato approvato in Commissione affari costituzionali e Lavoro. Da anni questi lavoratori sono impegnati negli Enti pubblici senza un inquadramento definitivo
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Soddisfazione, e cautela, per i 4mila lavoratori impegnati nei tirocini di inclusione sociale (Tis) e da anni in servizio presso le amministrazioni della nostra regione. Grazie all’emendamento approvato ieri in Commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera, vedono avvicinarsi la possibilità di un contratto stabile ma non ancora una prospettiva di lavoro sicura. La novità come detto è rappresentata dall’emendamento a firma del vicecapogruppo di Forza Italia Francesco Cannizzaro, e dai colleghi deputati Giuseppe Mangialavori e Giovanni Arruzzolo, e poi sottoscritto da tutti i gruppi parlamentari.
«Si tratta – ha spiegato proprio Cannizzaro - di una norma ad hoc, fondamentale per il prosieguo dell’attività lavorativa di queste figure, dopo circa 6 anni di lavoro in una condizione di precarietà assoluta e quasi di “invisibilità”. Si permetterà così a circa 4000 calabresi di poter finalmente regolarizzare la propria posizione e sottoscrivere un contratto con la Pubblica Amministrazione, in deroga ai vincoli assunzionali oggi vigenti per i Comuni. Le modalità ed i criteri di attuazione di questa disposizione sono ora affidati ad un decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione».
Un passo in avanti, ha riconosciuto anche l’assessore regionale al lavoro e formazione professionale, Giovanni Calabrese, avvertendo però che «il percorso per una possibile stabilizzazione è ancora lungo». D’altra parte l’esponente meloniano della giunta presieduta da Roberto Occhiuto chiarisce che si, «c’è la deroga per l’assunzione negli enti locali, ma al momento è prevista la copertura finanziaria di 2 milioni per il 2023 e di 5 milioni per il 2024». Un risultato frutto del lavoro e delle interlocuzioni della deputazione calabrese e del presidente Occhiuto, ma l’assessore regionale Calabrese non rinuncia a lanciare un messaggio ai naviganti frenando in qualche modo gli entusiasmi quando afferma: «Auspichiamo ora che l’iter legislativo porti ad una concreta e rapida soluzione e soprattutto alla necessaria copertura finanziaria».
Alla festa per i Tirocinanti si sono uniti il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e i cinquestelle che, in particolare con Riccardo Tucci, Elisa Scutellà, Anna Laura Orrico e Vittoria Baldino hanno evidenziato come l’emendamento «consente d’inquadrare i tirocinanti nel settore delle politiche di accoglienza migratoria, nel comparto burocratico del Piano nazionale di ripresa e resilienza o nell’ambito della cura idrogeologica del territorio». Ora i comuni interessati alla procedura dovranno comunicare al Dipartimento della funzione pubblica entro il 31 luglio prossimo le esigenze di personale strettamente necessarie all’attuazione delle finalità dettate dall’emendamento.