«Mentre in Calabria si sentono pesanti gli effetti della crisi sanitaria causata dal Coronavirus, anche sul piano economico e sociale si consumano danni devastanti per la nostra comunità. Mi riferisco, in particolare, ai tirocinanti calabresi, precedentemente inseriti nel bacino dei percettori di mobilità in deroga che a seguito dell’inserimento della Calabria in zona rossa hanno subito l’interruzione del proprio percorso lavorativo negli enti locali». Lo riferisce in una nota stampa Orlandino Greco, segretario federale Italia del Meridione.

 

«Si tratta di professionalità fondamentali per l’assetto organizzativo dei comuni dove svolgono ormai da anni, purtroppo in discontinuità, ruoli essenziali. In questa fase – aggiunge Greco - questi lavoratori si vedono costretti ad un nuovo periodo di inattività, oltretutto indefinito perché non è ancora chiaro quando le condizioni sanitarie consentiranno la prosecuzione delle attività dei tirocinanti. Il problema, che avevo sollevato più volte in consiglio regionale attraverso mozioni e interrogazioni, rimane quello di una mancata programmazione di un piano di assunzione che coinvolga questi lavoratori. Si è preferito nel tempo prevedere percorsi di politiche attive con una durata di sei mesi o al massimo un anno».

 

A giudizio dell’esponente Idm «Tempi decisamente insufficienti sia per le persone coinvolte sia per gli enti che le accolgono. Centinaia di donne e uomini si trovano coinvolti in un percorso di precariato che si alterna tra periodi di inattività e brevi periodi di lavoro. Una condizione inaccettabile anche per i diversi sindaci calabresi che, registrando l’importanza e la professionalità dei lavoratori, lamentano la mancata stabilizzazione di queste figure. Tutto ciò – ribadisce - grava sull’organizzazione dei servizi essenziali dei comuni che già si trovano quotidianamente nella difficoltà di colmare il deficit del personale dovuto al blocco del turn over nel pubblico impiego che per anni ha limitato la capacità assunzionale dei comuni».

 

In tutto questo «arriva l’ennesima mortificazione. Il ministro Boccia nell’ultima visita in Calabria – fa rilevare - - non ha ricevuto i manifestanti che protestavano presso la Cittadella regionale, nessun impegno ma neanche alcun confronto con chi certo non ha più bisogno di promesse o peggio passarelle ma soluzioni. Tavoli continui che servono soltanto a rimpallare responsabilità tra enti e governo ma che si chiudono sempre con un nulla di fatto».

«Per Italia del Meridione, da sempre lotta in prima linea per il superamento di ogni forma di precariato e la stabilizzazione di questi lavoratori – conclude Greco - sarà uno dei punti essenziali nella definizione delle alleanze per le prossime elezioni regionali che ci vedranno presenti con un impegno diretto per la Calabria e i calabresi».