Terremoto a Confindustria Reggio Calabria. Si è dimesso il presidente Giuseppe Nucera. Lo si apprende da fonti interne alla stessa Confindustria. Non sono ancora state rese note le motivazioni che lo hanno portato a questa decisione clamorosa, ma è evidente che deve essere accaduto qualcosa di veramente grave.

Nucera, arrivato alla presidenza di Confindustria nel 2017, si è da subito schierato apertamente contro la ‘ndrangheta e tutti questi sistemi di potere che hanno tenuto sotto scacco l’economia di Reggio Calabria negli ultimi decenni. Sono state numerose le iniziative da lui ideate e supportate proprio contro il racket mafioso. Nucera, nel recente passato, ha anche invitato alcuni imprenditori simbolo della lotta alla ‘ndrangheta proprio per discutere della loro esperienza.

 

Ma Nucera è anche colui il quale ha chiesto apertamente che si smettesse di parlare solo di mafia in Calabria, ma che se ne esaltassero tutte le grandi qualità positive. Uno di quei dirigenti, insomma, in grado di costruire qualcosa di buono per l’intero territorio, non solo reggino. Ora, invece, arriva questo fulmine a ciel sereno. E sorge il sospetto concreto che, forse, proprio quei sistemi di potere che lui tanto ha avversato, fatti di 'ndrangheta e massoneria deviata, possano aver avuto un qualche ruolo in questa decisione così drastica che non era assolutamente nell’aria, tanto che il presidente aveva una fitta agenda di appuntamenti anche fuori regione. Non rimane che attendere quali saranno le sue dichiarazioni in proposito, per una vicenda che certamente lascerà strascichi.

 

Le parole di Nucera

 

Nella nota inviata alla stampa, Nucera ha parlato una «scelta necessaria per ragioni personali». Una decisione, ha aggiunto, «che compio nella consapevolezza di aver realizzato le finalità del mio mandato, volte a promuovere l'Associazione e a rafforzarne il posizionamento nel panorama degli stakeholder economici e sociali del territorio».

Il lavoro portato avanti in Confindustria

Nel rimarcare il lavoro svolto ha poi spiegato: «In questi anni, Confindustria, in ogni sua componente, ha lavorato intensamente, con grandi sacrifici da parte di tutti, per tutelare ed esprimere al meglio le istanze del tessuto produttivo reggino. I risultati sono stati positivi, a cominciare dall'ampliamento della platea delle aziende associate, al punto da essere la prima Territoriale in Calabria, e ciò mi consente di affermare che la nostra Confindustria è sempre più rappresentativa e forte. Come ogni esperienza, umana e professionale, che volge al termine, vivo in questo momento sentimenti di emozione, per l'impegno quasi totalizzante che la Confindustria assume per chi ha l'onore di guidarla, ma anche di soddisfazione e rinnovata motivazione per le prossime sfide che ci attendono».

Il futuro

Sul futuro ha infine annunciato: «Naturalmente resto con orgoglio e spirito di appartenenza dentro il sistema confindustriale, pronto a sostenere le battaglie per la legalità, la reputazione del territorio, lo sviluppo economico e il bene comune che dovranno essere affrontate da chi, nell'imminente e già programmata elezione del nuovo presidente, sarà chiamato democraticamente dall'Assemblea a guidare la nostra Associazione».