I 250 dipendenti Sateca torneranno in Regione lunedì prossimo, quando il presidente facente funzioni comunicherà loro i provvedimenti finalizzati alla ripresa delle attività termali
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Lunedì prossimo i lavoratori della Sateca torneranno a presidiare il piazzale della Cittadella, affiancati dal segretario provinciale della Cisl Gerardo Calabria, dopo che i sindaci di Acquappesa e Guardia Piemontese ad oggi non hanno suggerito alcuna soluzione per consentire la riapertura delle Terme Luigiane. L'imponente parco vanta acque sulfuree tra le più benefiche d'Europa, che sono di proprietà della Regione Calabria, affidate in sub concessione ai Comuni dei due territori su cui sorge. Dopo le ostilità dei sindaci Francesco Tripicchio e Vincenzo Rocchetti, è quinti intervenuto sulla questione il presidente facente funzioni Nino Spirlì, che ha incontrato più volte i 250 dipendenti del compendio termale.
La promessa di Spirlì
«Visto il mancato riscontro da parte dei sindaci di Guardia Piemontese e Acquappesa alla bozza di accordo discussa in Regione tra le parti lo scorso 26 maggio, e il giorno stesso inviata formalmente ai due Comuni, nei giorni scorsi il presidente - si legge in una nota - ha contattato i due sindaci sollecitando una risposta attesa già da una settimana. Purtroppo ancora ad oggi alla Regione non è pervenuto alcun riscontro». Di conseguenza, il presidente «si è riservato in tempi brevissimi di adottare i provvedimenti necessari al ripristino delle attività termali». I lavoratori hanno già fatto sapere che torneranno alla Cittadella Regionale lunedì mattina per prendere visione del provvedimento adottato e ringraziare il Spirlì e il suo staff per la determinazione con la quale hanno affrontato la vicenda.
Stagione termale a rischio
«Purtroppo - si legge ancora nella nota - l’atteggiamento ostativo dei due sindaci nei confronti di qualsiasi soluzione proposta ha quasi completamente compromesso la stagione attuale e, in parte, quelle future, determinando tanta confusione e incertezza anche nella clientela che noi lavoratori speriamo di riuscire a recuperare una volta ottenuta dalla Regione la garanzia della ripresa immediata delle attività termali».