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Dovevano manifestare sabato scorso ancora una volta avanti all’aeroporto internazionale di Lamezia Terme ma poi la convocazione di un incontro con la triade commissariale che guida il Comune li ha indotti a soprassedere.
E questa mattina il prefetto Alecci ha incontrato una delegazione dei tassisti che operano nell’area dell’aeroporto. Lavoratori esasperati e ormai sul piede di guerra, stanchi di vedersi ridurre i guadagni da chi opera lungo lo scalo sostanzialmente in via abusiva.
Dai taxi provenienti da altri comuni e non autorizzati ad operare su Lamezia, ai pulmini a noleggio che arrivati in aeroporto per scaricare passeggeri rimangono poi a caricarne altri, pur non essendo autorizzati ad effettuare questo tipo di servizi.
I tassisti lamentano poi anche come la navetta della Lamezia Multiservizi sia attaccata alla postazione taxi, mentre uno spostamento anche di poche centinaia di metri servirebbe a distinguere i servizi e a dare respiro ai tassisti.
Mancano poi in città postazioni idonee e la colonnina per le chiamate è perennemente fuori uso. Un mix di componenti che starebbero incidendo parecchio sulle condizioni lavorative e di vita dei lavoratori che, seguiti dalla Fisascat Cisl, sono riusciti oggi ad incontrare il prefetto Alecci, il vice Maria Grazia Colosimo, la dirigente Alessandra Belvedere, il sovrafunzionario Maurizio De Martino e l’ispettore della Polizia Municipale Gianfranco Pujia.
Da parte dell’amministrazione sono state date rassicurazioni ai tassisti affinché vengano effettuati nuovi controlli. «Non vogliamo che ci si faccia farsa delle norme – ha affermato Alecci - o che l’aeroporto diventi zona di anarchia». Ma non solo. «Abbiamo dato mandato affinché si individuino gli spazi idonei a creare le nuove postazioni cittadine» ha spiegato ancora Alecci le cui parole sono state accolte positivamente dai tassisti.