Contro la direttiva europea che tassa le navi portacontainer che fanno scalo nel Mediterraneo si mobilitano sindaci, sindacati e associazioni dell’area di Gioia Tauro. Convocati dal sindaco Aldo Alessio, dall’imprenditore Nino De Masi e dal presidente dell’Autorità di sistema portuale Andrea Agostinelli, si sono riuniti nella sede dell’ente diversi sindacalisti, nonché un delegato anche del terminal Automar. Presente anche Ferdinando Scarfò, vice sindaco di San Ferdinando.

Agostinelli, che sottolineato l’intenzione di incontrare a breve il prefetto di Reggio Calabria, inoltre ha chiarito che dell’incontro è stato informato anche il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che ha assicurato il sostegno dell’istituzione all’iniziativa, analogamente a quanto dichiarato dalla società del terminal container, Medcenter del gruppo Msc. Con il presidente c'era il segretario Pietro Preziosi.

Salvatore Larocca, segretario regionale della Filt Cgil, che ha partecipato unitamente al segretario generale metropolitano Gregorio Pititto, ha garantito l’interessamento delle strutture nazionali ed europee del suo sindacato – contro la legge che entrerà in vigore il prossimo 1 gennaio per tassare le navi per le emissioni nocive che producono – dichiarando la possibilità di organizzare manifestazioni di protesta anche a Roma e Bruxelles.

Giuseppe Rizzo, segretario regionale della Uil Trasporti, che ha partecipato con Domenico Lombardo, ha definito preoccupante il quadro che nascerebbe dalla scelta degli armatori di non scalare più 5 porti europei del mediterraneo – e tra questi Gioia Tauro – per evitare di pagare questa tassa. Per il sindacato hanno inoltre preso parte Antonio Sigilli della Cisl, Daniele Caratozzolo del Sul e Francesco Cozzucoli dell’Ugl. È stata preparata una bozza di documento, per raccogliere adesioni larghe, in vista di una manifestazione che si dovrebbe tenere a metà ottobre.