Vertenza ferma all'accordo verbale tra Asp e proprietà. Chiesto l'intervento del prefetto, in caso di nessuna nuova notizia i dipendenti ritorneranno a manifestare il prossimo 30 novembre
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Si profila all'orizzonte un nuovo sciopero per i dipendenti del centro radiologico di Siderno, la struttura privata oggetto di un’indagine della Guardia di Finanza per una presunta truffa. Da marzo l'Azienda sanitaria provinciale ha interrotto il pagamento delle prestazioni erogate in regime di convenzione, e da allora per i dipendenti è stato sempre un vivere in affanno. Le speranze di ricominciare ad avere uno stipendio si sono riaccese in seguito all’accordo verbale raggiunto tra l’Asp e la proprietà, con la previsione di una fidejussione da 4 milioni di euro necessaria per risolvere la vertenza, ma i dipendenti attendono ancora comunicazioni ufficiali. Proprio per questo hanno deciso di rivolgere un appello prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani, affinchè interceda per favorire una soluzione positiva della vicenda.
«Cinque mesi senza poter portare a casa le risorse che per il 70% di noi sono le uniche entrate della Famiglia – si legge in una lettera – Raccontarle i sacrifici e le sofferenze umilianti per la dignità delle persone, che abbiamo sopportato in questi mesi, potrebbe apparire retorico. Ma bisogna provare certe situazioni per saperle interpretare. I calabresi ed i cittadini della Locride hanno bisogno di aumentare il livello di fiducia verso lo Stato e le sue Istituzioni. Ci appelliamo alla sua sensibilità di servitore dello Stato e di padre chiedendole di spendere le sue risorse, nel più profondo rispetto della legge, perché si trovi una soluzione a questa vertenza».
Qualora non ci dovessero essere buone nuove a breve, i dipendenti sono pronti ad incrociare di nuovo le braccia, proclamando una giornata di sciopero per il prossimo 30 novembre con una manifestazione pubblica davanti alla struttura sidernese.