«Avrebbe dovuto essere più accurato nei contenuti e nella forma». Così in una nota il commissario straordinario dell'Inps Micaela Gelera a proposito dell'sms con cui è stato comunicato lo stop del Reddito di cittadinanza ai percettori. Gelera spiega quindi i prossimi passi per coloro i quali si sono visti sospendere la misura di sostegno. 

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«La tecnostruttura sta lavorando strenuamente da mesi - riferisce -, di concerto con il ministero del Lavoro, per la messa a punto della piattaforma SIISL a partire dal 1° settembre 2023 e consentire di dare attuazione alla nuova misura Supporto per Formazione e il  Lavoro. Il nostro impegno ovviamente proseguirà per tutto il mese di agosto e per i mesi successivi al fine di consentire al cittadino occupabile di essere inserito nel mondo del lavoro, attraverso l’inserimento in appositi programmi di formazione e lavoro (tra cui anche corsi di orientamento, corsi di formazione specifica o progetti utili per la collettività). La piattaforma SIISL creerà per la prima volta un sistema di incontro tra domanda e offerta di lavoro allo scopo di agevolare l’occupazione».

La data fissata è dunque quella del primo settembre: i cittadini ritenuti occupabili e quindi che non versano in particolari condizioni di fragilità, potranno compilare una domanda nel sito web dell’Inps o tramite i patronati. «Da quel momento - spiega il commissario Inps - ci si potrà spostare automaticamente sulla piattaforma SIISL; il percorso sarà guidato per agevolare i cittadini negli steps successivi che prevedono la sottoscrizione di un patto di attivazione digitale, la necessità di contattare le Agenzie per il lavoro e poi la successiva sottoscrizione di un patto di servizio personalizzato presso i centri per l’impiego».

All’avvio della frequenza ai percorsi di formazione o delle altre iniziative di attivazione, per la loro durata, verrà erogato il beneficio dei 350 euro mensili previsti dal Supporto per la Formazione e Lavoro per un massimo di dodici mensilità a ciascun cittadino con età dai 18 ai 59 anni, quindi anche a più componenti all’interno di uno stesso nucleo familiare.

Infine, conclude Gelere, per tutti i nuclei percettori di reddito di cittadinanza al cui interno sono presenti minori, over 60, disabili o in carico presso i servizi sociali sarà erogato il reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre per poi poter confluire dal primo gennaio 2024 nella nuova misura Assegno di Inclusione.