VIDEO | Ponti mai entrati in funzione, restringimenti di carreggiata e disagi per gli automobilisti. A denunciare la grave situazione il Meet Up Cinque Stelle di Lamezia Terme
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Statale 18, tratto compreso tra Lamezia Terme e Pizzo e che corre tra un susseguirsi di attività vivaistiche, aziende agricole, il centro meccanografico regionale delle Poste e la zona industriale ex Sir. Proseguendo lidi balneari e residence turistici. Ma quella che dovrebbe essere una vera e propria arteria portante di un traffico costantemente denso e in cui sono presenti tantissimi mezzi pesanti è mal ridotta, piena di restringimenti di carreggiata, discariche abusive. A denunciare è il Meet Up Cinque Stelle di Lamezia Terme. Tra le anomalie anche un ponte finito di costruire trenta anni fa e mai entrato in funzione: «L'ennesimo spreco di denaro pubblico» - affermano.
«Questo tratto della SS18 necessita di adeguati interventi per adeguarlo al traffico odierno e metterlo in sicurezza, visti, purtroppo, i numerosi incidenti, alcuni dei quali mortali, verificatisi. Su questa arteria – afferma il Meet Up - che funge anche da percorso alternativo al tratto della A2 Salerno–Reggio Calabria tra i Comuni di Lamezia Terme e Pizzo, circola di tutto (ciclisti, camper, mezzi pesanti, autobus, mezzi agricoli, oltre che, naturalmente, autoveicoli) e nei periodi estivi il traffico aumenta in modo considerevole».
Smaltimento abusivo di eternit. È l’altra criticità che rileva il Meet Up. «La zona della pineta di Marina di Curinga è generalmente teatro di episodi di abbandono di rifiuti, spesso speciali e/o pericolosi. Per evitare di dover pagare il costo di smaltimento per queste tipologie di rifiuti, alcuni cittadini preferiscono abbandonare qui pannelli di eternit e materiale di risulta di lavori edili, sicuri di restare impuniti. A questi criminali ambientali, oltre all’applicazione di sanzioni severe (ricordiamo che l’abbandono di rifiuti speciali è un eco-reato di responsabilità penale), bisognerebbe spiegare che il costo della rimozione e dello smaltimento di tali rifiuti finisce per essere sostenuto da tutti i cittadini, loro compresi».