Il senatore forzista sulla vertenza che coinvolge 4.500 persone: «Non si può continuare a vivere e morire di precariato»
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«Togliere qualsiasi speranza a più di 4500 lavoratori precari in Calabria è l'ennesima beffa che questo Governo mette in tavola per il Sud. Non è accettabile che i 50 milioni attesi per stabilizzare i tanti precari Calabresi non siano rientrati nella manovra. Ripresenterò l'emendamento a favore degli Lsu-Lpu perché chi guida il paese deve avere la responsabilità di aiutare i lavoratori e le loro famiglie che da anni vivono nel precariato in attesa di stabilizzazione». Lo afferma il senatore Marco Siclari (Fi) in merito alla vertenza dei lavoratori Lsu-Lpu calabresi che in queste ore hanno appresto la notizia della bocciatura dell'emendamento, che tutelava la loro posizione, presentato alla Camera e che adesso passerà al Senato dove il senatore lo riproporrà nella speranza che il Governo lo accolga.
«Mi batterò - dice - con gli strumenti a mia disposizione per non far spegnere i riflettori su quella che in Calabria ha assunto da tempo le proporzioni di una vera e propria emergenza sociale: l'occupazione. Non si può continuare a vivere e morire di precariato, il Governo ha il dovere di dare delle certezze a questi lavoratori e Forza Italia intende continuare a ricordare che il futuro della Calabria e di tutto il meridione deve essere una priorità perché' se il Sud non decolla l'intero paese è a rischio».
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