VIDEO | Anche quest'anno i labrador della Scuola italiana cani salvataggio hanno garantito la loro presenza in più località. Il loro fiuto è stato decisivo per il ritrovamento di due ragazzini
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Sono bagnini speciali quelli che per il terzo anno consecutivo hanno reso le spiagge di Soverato più sicure. Sono i cani della Sics, Scuola italiana cani salvataggio, che grazie ad un accordo triennale con l’amministrazione comunale hanno garantito la loro presenza soprattutto nei periodi di maggiore affluenza. «Quest’anno abbiamo avuto 14 unità dislocate sulle spiagge soveratesi – spiega Andrea Barone, coordinatore Sics Calabria -, la giornata più impegnativa è stata come sempre la festa della Madonna a mare che ha visto la presenza di due unità ausiliarie in più sul mezzo della Guardia Costiera».
La reazione dei cittadini
Un servizio utile e innovativo che ogni anno tranquillizza e allo stesso tempo suscita entusiasmo nella popolazione. «Da quando è iniziato il progetto, quindi tre anni fa, la popolazione di Soverato ci ha accolto benissimo, il rapporto è andato in crescendo – sottolinea Barone -. Quando arriviamo in spiaggia è sempre una festa: adulti e bambini sono contentissimi della nostra presenza». Ma come si sono comportati i bagnanti e quanti interventi sono stati registrati? «Sono stati molto corretti e hanno rispettato quasi sempre le regole del mare. Siamo stati impegnati in due ritrovamenti di ragazzini che si erano smarriti e tutto è stato gestito nel migliore dei modi».
Diventare unità cinofila
Sono 16 i centri di addestramento Sics in tutta Italia, quello calabrese si trova a Lamezia Terme. «Per iniziare il percorso con noi e poter diventare unità cinofila, ovvero una squadra composta dal cane e dal suo conduttore, è necessario contattare i responsabili di ogni territorio al sito della Scuola Cani Salvataggio. Il periodo di preparazione può variare da un anno a tre in base alla propensione sia del conduttore che del cane – aggiunge il coordinatore regionale -. Si arriva a prendere il brevetto da salvataggio con degli esami abbastanza impegnativi poiché le persone che vengono a lavorare in spiaggia con noi devono essere preparate per affrontare le difficoltà che il mare ci riserva». Dunque questi teneri bagnini a 4 zampe, per lo più labrador, affiancati dai loro conduttori, sono ormai una risorsa della quale i cittadini non possono più fare a meno. «Oggi ormai la popolazione si avvicina a noi in maniera amichevole – conclude Barone – convinta del fatto che i cani siano non solo amici ma che svolgono anche un servizio utile per tutta la comunità».