Il direttore della scuola dell’Università Magna Graecia attacca: «Il mancato accreditamento da parte del Miur è responsabilità dell’Ateneo e dell’Azienda Mater Domini»
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«Per il secondo anno consecutivo è stato negato da parte del Miur l’accreditamento della Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro. Si tratta di un vero e proprio esproprio che lede il diritto alla salute dei cittadini calabresi».
A renderlo noto, il direttore della scuola stessa, prof. Giorgio Gasparini, secondo cui il mancato accreditamento sarebbe stato determinato «non certo per carenze interne alla Scuola (entrambi i docenti di riferimento superano abbondantemente la soglia prevista) ma per la scarsa attenzione da parte dell’Ateneo e dell’Azienda Mater Domini ad un problema che sin dall’inizio si prospettava in tutta la sua gravità».
Nello spiegare il problema, Gasparini non usa mezzi termini: «Dopo il mancato accreditamento dello scorso anno (che potremmo addebitare alla superficialità), si sarebbero potute (e dovute!) attivare delle misure tanto energiche quanto tempestive per evitare una nuova bocciatura. A tal fine ho avuto alcuni colloqui (infruttuosi) con i vertici accademici ed aziendali nel corso dei quali ho prospettato varie proposte che ho successivamente formalizzato senza aver mai ricevuto risposta».
«Allo stato – ha proseguito il direttore - dobbiamo amaramente concludere che l’Ateneo (per superficialità o forse per dolo) è stato menomato di una sua componente rilevante. Questa menomazione nel breve periodo penalizzerà pesantemente la già precaria assistenza ortopedica regionale».
Gasparini ha poi ricostruito le varie fasi che hanno preceduto la decisione del dicastero: «A causa di alcune criticità legate all’attività assistenziale svolta all’interno dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Mater Domini, sede della Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia, lo scorso anno detta Scuola non era stata accreditata, neanche provvisoriamente. Quest'anno è stata ripresentata la domanda di accreditamento documentando un sensibile incremento dell’attività chirurgica ed allegando un dettagliato piano di adeguamento teso a superare in un biennio le restanti criticità. Ciò nonostante il Miur ha ritenuto di non accreditare la scuola neanche per il prossimo anno accademico».
Gasparini ha anche evidenziato come la scuola sia l’unica della Calabria: «L’intera Regione, pertanto, è stata privata di una fonte autonoma di ricambio di specialisti ortopedici».
Un ricambio che si rivelerebbe difficoltoso, visto che «due Unità Operative (Melito Porto Salvo e Gioia Tauro), ancorché regolarmente attivate, sono addirittura chiuse per mancanza di specialisti ortopedici. Inoltre, l’età media degli ortopedici in servizio è particolarmente elevata» ha aggiunto Gasparini.
La mancata attivazione dell’unica Scuola di Specializzazione della Regione, comporterà, quindi, che «nel breve periodo il numero di specialisti ortopedici sul territorio regionale sarà inferiore a quello attuale».
Il direttore Gasparini ha concluso rimarcando che il provvedimento comporterebbe un incentivo all’emigrazione sanitaria: «Anziché contrastare questo avvilente fenomeno potenziando le strutture assistenziali regionali, si persegue l’ulteriore riduzione dell’offerta assistenziale col risultato di incentivare i “viaggi della speranza” che pesano sia sui pazienti e sulle loro famiglie sia sulle casse della Regione».