«Stanchi di incomprensibili attese, silenzi e del mancato rispetto delle attenzioni dovute le maestranze edili e metalmeccaniche del servizio di gestione della rete idrica calabrese, sia afferenti al protocollo di intesa Pp.Ss/Sorical/Regione Calabria del 2003 che appartenenti all'indotto storico, unitamente alle segreterie sindacali della Fiom Cgil Calabria e della Fillea Cgil Area Vasta, hanno proclamato lo stato di agitazione». Lo scrivono il segretario generale Fiom Cgil Calabria Umberto Calabrone e il segretario generale Fillea Cgil Area Vasta Emanuele Scalzo.

«La decisione - proseguono - è arrivata al termine di una assemblea con i lavoratori, nel corso della quale la discussione ha affrontato le mancanze della Regione Calabria in merito agli impegni presi ed al continuo ignorare le richieste di incontro avanzate dalle parti sociali. Riveste per noi un carattere d'urgenza riallacciare l'interlocuzione già avviata nel mese di luglio, procedendo speditamente a portare a compimento i lavori del tavolo finalizzato ad internalizzare nell'Ente Gestore del Servizio le maestranze residue facenti parte dell'indotto, secondo le dovute e previste procedure. Ciò anche alla luce della pesante carenza di organico ormai strutturale e, non di meno, ai preoccupanti disagi ai cittadini che si generano con preoccupante cadenza nella gestione del servizio idrico».

«Qualora la convocazione del tavolo sindacale finalizzata alla vertenza aperta non dovesse venire accolta dalla Regione Calabria - concludono i sindacalisti - il prossimo 28 novembre si darà vita ad un sit-in di protesta nell'area del piazzale della Cittadella regionale a Catanzaro».