Il manager ha parlato ai microfoni di LaC News24 a margine di un recente convegno concluso a Palmi dal segretario nazionale della Cisl Luigi Sbarra
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«Stiamo valutando altre istanze e a breve daremo riscontro». Pensa già al futuro Giuseppe Romano, commissario della Zona economica speciale calabrese, all’indomani della prima autorizzazione semplificata concessa al gruppo Callipo per insediarsi nella zona industriale di Lamezia Terme. L’avvocato nominato dal governo Draghi, a margine di un convegno concluso a Palmi dal segretario nazionale della Cisl, Luigi Sbarra, ha annunciato alcuni passaggi che sono determinanti anche rispetto al futuro dell’area ex Enel, il sito di 100 ettari nel retroporto di Gioia tauro, la cui proprietà recentemente la Corte d’appello di Reggio Calabria ha assegnato al consorzio Corap.
«Si tratta di un’area già annessa alla Zes – ha detto Romano – auspico che si possa trovare quella collaborazione fra enti che rimuova ogni ostacolo allo sviluppo». Il sito conteso, che i giudici hanno mantenuto nell’area portuale – sebbene strappandone la titolarità all’Autorità di sistema portuale – rimane quindi al centro del dibattito, tanto più adesso che un patto di collaborazione tra commissario e Regione potrebbe rilanciare le azioni del consorzio regionale per l’industrializzazione oggi in liquidazione.
«È un accordo – ha commentato romano – che ci consente di aggredire quelle criticità infrastrutturali che si riscontrano in diverse zone industriali». Analoga collaborazione il commissario ha ottenuto dall’Autorità di sistema portuale, firmando con il presidente Andra Agostinelli un protocollo di intesa. «E’ un documento che chiarisce i ruoli all’insegna della cooperazione», è la chiosa di romano che, rispondendo alle domande del cronista, ha nuovamente spiegato che «la scelta di mantenere la sede della struttura commissariale a Lamezia Terme (e non a Gioia Tauro, ndr) risponde ad una esigenza di collegamenti più rapidi, vista la baricentricità».