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«Non c’è stata nessuna aggressione e l’appalto è trasparente». La Sgs service, una delle tre aziende, facente parte dell’Ati che ha in gestione insieme alla Icarus service e alla Bruzia service - il servizio delle pulizie agli ospedali e ai vari presidi medici della Piana- rispedisce le accuse al mittente. Nei giorni scorsi infatti, la Filcams Cgil Gioia Tauro aveva diffuso la notizia di una presunta aggressione avvenuta ai danni del sindacalista Alfonso Martino. Come tutte le mattine Martino, che oltre ad essere un sindacalista era il responsabile dell’impianto per l’azienda che gestisce il settore delle pulizie all’ospedale di Polistena- prima di essere demansionato- si è recato al nosocomio alle sei in punto per iniziare a lavorare. Quella mattina però, sarebbe stato aggredito prima verbalmente e poi fisicamente da Bruno Martorano della “S.G.S. service”.
Martino ha denunciato l’aggressione ai carabinieri e in precedenza aveva già denunciato insieme al sindacato gioiese le modalità esecutive dell'appalto delle pulizie all'interno dell'ospedale di Polistena. A suo dire, infatti, questi appalti non rispetterebbero quanto stabilito dal bando emanato dall’Asp ed inoltre, la Sgs service avrebbe tagliato della metà le ore di servizio del personale che effettua le pulizie ma, le ore sarebbero pagate per intero dall’Asp. Una denuncia già fatta dal sindacato e che sarebbe il movente dell’aggressione a Martino. Adesso però l’azienda replica e annuncia azioni legali.
«Il sig. Bruno Martorano, noto responsabile e dirigente della S.G.S. s.r.l. e delegato dall'Amministratore e l.r.p.t. Verrone Sofia- riporta la nota- ha effettuato in data 29.03.2018, alle ore 06:30 circa, un controllo sui locali dell'ospedale di Polistena per verificare il corretto svolgimento delle pulizie unitamente al sig. Martino Alfonso – attualmente responsabile di impianto dalle ore 06:00 alle ore 09:00 come da contratto di lavoro- e ad altro responsabile di impianto. Il controllo veniva effettuato nella massima serenità, senza alcun diverbio né toni alterati. Sennonché, improvvisamente, durante il controllo il sig. Martino si allontanava senza dare alcuna spiegazione. Il tutto avveniva alla presenza di numerosi testimoni, addetti alle pulizie».
L’azienda interviene anche sulle accuse rivolte dal sindacato gioiese in merito al presunto taglio dell’orario di lavoro dei lavoratori ritenuto illegittimo.
«Come ben noto alla Filcams Cgil di Gioia Tauro- continua la nota- e più volte rappresentato alla stessa anche in occasione di diversi incontri dinanzi alla Prefettura di Reggio Calabria, con verbale di accordo del 12 luglio del 2016 sottoscritto anche dal segretario generale dell'anzidetta associazione Sindacale presso l'allora direzione territoriale del lavoro di Reggio Calabria, si evidenziava la necessità di una riduzione del 50% degli orari di lavoro contrattuali dovuta principalmente ad una riduzione delle ore di ausiliariato rispetto al precedente contratto d'appalto (da 5.200 ore previste ne venivano assegnate 3.200). Tale riduzione (pari al 43.75%) ha avuto efficacia solo in data 12/09/2016 dopo la sottoscrizione volontaria da parte dei lavoratori interessati. La società ha espletato e continua ad espletare il servizio di pulizia nel pieno rispetto del contratto di appalto e del capitolato (d'altronde, nessuna contestazione è stata mai ricevuta dalla stazione appaltante in ordine all'esecuzione del servizio), il corrispettivo percepito è quello contrattualmente previsto e le retribuzioni dei dipendenti sono corrisposte nel pieno rispetto delle tabelle del Ccnl multiservizi».
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