In 266 potranno ripetere il concorso: «Risultato raggiunto grazie al certosino lavoro condotto con il presidente Roberto Occhiuto» dice il parlamentare reggino. Il governatore: «Grande opportunità»
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La Commissione Bilancio della Camera ha approvato l’emendamento al Decreto Legge Mezzogiorno recante la riapertura delle procedure concorsuali per i 266 tirocinanti dei ministeri della cultura e, in parte residuale, della giustizia, giudicati non idonei a margine della prova sostenuta nel luglio dello scorso anno. A darne notizia con un post sui social e il deputato di Forza Italia Francesco Cannizzaro, firmatario della proposta.
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Lavoro di squadra
«Grazie al grandissimo lavoro certosino svolto in questi giorni assieme al Presidente della Regione Roberto Occhiuto – scrive Cannizzaro su facebook - diamo una straordinaria possibilità di assunzione a coloro che hanno già lavorato presso le sedi calabresi dei Ministeri di Giustizia e Cultura che erano stati esclusi dal bacino». Da alcuni giorni una delegazione dei tirocinanti, affiancati dal sindacato Usb, stazionava davanti la prefettura di Cosenza per un pacifico sit-in di protesta e per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla loro condizione. Lamentavano di essere stati esclusi dalle procedure di assunzione a seguito di un concorso le cui prove non sarebbero state, a loro dire, inclini al profilo professionale ricoperto nelle sedi ministeriali loro assegnate. Adesso avranno una seconda possibilità.
Occhiuto: «Una buona notizia»
Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, ha commentato così in una nota stampa: «La Commissione Bilancio della Camera dei deputati ha approvato un emendamento presentato da Forza Italia al decreto Sud che autorizza il Dipartimento della Funzione Pubblica a bandire nuove procedure selettive per i 266 tirocinanti ministeriali calabresi rimasti fuori dopo l’ultimo concorso. Ringrazio Francesco Cannizzaro, autore della proposta di modifica in Parlamento, per l’impegno e per il prezioso lavoro fatto in queste settimane a Montecitorio, e il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, per la sensibilità dimostrata. Adesso tante professionalità che negli scorsi anni avevano prestato servizio presso le sedi calabresi del Ministero della Giustizia e del Ministero della Cultura avranno una nuova grande opportunità per essere assunti. Davvero una buona notizia».