«I posti in deroga, relativi all’organico di sostegno risultano di gran lunga inferiori rispetto alle necessità segnalate al SIDI dalle Istituzioni Scolastiche della provincia di Cosenza».

Lo denuncia il segretario generale del Sab di Castrovillari, Giovanni Fiorentino, incontrando un funzionario della sede Atp di Cosenza sottolineando che «la situazione creatasi procura alle famiglie ed alle scuole serie difficoltà nell’erogazione del servizio» oltre a ledere il diritto allo studio ed alla «continuità didattica degli alunni diversamente abili» andando «nettamente in contrasto con l’indirizzo della politica scolastica predisposta e richiesta dalla Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina».

L'argomento scuola, in questi giorni, è il tema caldo del momento anche alla luce della ripresa delle attività in presenza che da oggi interessano i primi alunni che si approcciano ai corsi di recupero in attesa del rientro generale della popolazione studentesca fissata entro il 24 settembre in Calabria.

La questione che riguarda i posti in deroga sul sostegno, nella provincia di Cosenza, per l’anno scolastico 2020/21 è una di quelle battaglie per la quale il Sab «intende tutelare sia i fruitori della Legge 104/1992 nel reclamare a gran voce il rispetto dei loro diritti da parte degli organi predisposti, sia i docenti specializzati e non, che consentono al diversamente abile di superare gli ostacoli e le difficoltà connesse al proprio status, per permetterne e favorirne l’integrazione sia a livello sociale che lavorativo».

Il tutto risponde al superiore precetto di rango costituzionale, dettato dall’art. 3 della Costituzione e che si può tradurre nel principio di uguaglianza. Senza alcun dubbio, il Sab crede che la Costituzione nel “rimuovere gli ostacoli“ intenda conferire un chiaro indirizzo legislativo di valenza superiore ai posti in deroga «in quanto attuativo di un principio fondamentale posto dalla nostra Carta, onde evitare situazioni penalizzanti per alcuni cittadini».

Per Fiorentino si devono attivare «le procedure di rettifica e revisione delle disponibilità, al fine di operare nel rispetto del principio costituzionale e tutelare le famiglie, gli alunni, le Istituzioni Scolastiche e i docenti».