Personale di terra e di bordo incrocerà le braccia nella fascia oraria che va dalle 10 alle 18. Ita ha già soppresso oltre cento partenze. Coinvolte decine di migliaia di passeggeri, c'è la possibilità di richiedere un rimborso
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Dopo lo sciopero dei treni, sabato 15 luglio sarà la volta di quello degli aerei. Braccia incrociate degli operatori nella fascia oraria che va dalle 10 alle 18. Secondo una stima di ItaliaRimborso, oltre 270mila i viaggiatori italiani possono subire un disservizio per voli cancellati e in ritardo fino a 8 ore. Per lo sciopero, l’Enac ha diffuso l’elenco dei voli garantiti, che riguardano i movimenti aerei da e per l’Italia e i collegamenti nazionali con le isole. Basta consultare questo link dove sono presenti tutte le tratte aeree garantite.
Le compagnie aeree hanno iniziato a cancellare con anticipo i voli coinvolti nello sciopero di sabato 15 luglio. I vettori aerei dovrebbero fornire assistenza, proponendo un volo alternativo al passeggero, così come previsto dal Regolamento Comunitario 261/2004. La compagnia Ita Airways ha già comunicato la cancellazione di 133 partenze previste per la giornata del 15 luglio (qui l'elenco). Secondo una stima del Corriere della sera, sono a rischio oltre mille voli in Italia.
I motivi della protesta
L'astensione dal lavoro, spiegano Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl , è stata proclamata a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto da 6 anni. Sabato 15, dalle 12 alle 16, si fermano anche i piloti della compagnia Malta Air che opera i voli di Ryanair. A proclamare lo sciopero nazionale unitario sono Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo «a seguito della sottoscrizione da parte di alcuni soggetti di un accordo totalmente insoddisfacente per la categoria piloti e vista la totale chiusura al dialogo ed al confronto da parte della compagnia», fanno sapere i sindacati.
Secondo le tre organizzazioni sindacali si tratta di «un accordo assolutamente insoddisfacente e poco rispettoso della professionalità e del contributo che il personale navigante ha assicurato e che in particolare, nella fase post pandemia, ha consentito all’azienda un deciso incremento della redditività».
I rimborsi
In caso di sciopero aereo del comparto aereo nazionale, il passeggero non ha diritto alla compensazione pecuniaria, ma può comprarsi a proprie spese un nuovo volo alternativo, anche con una compagnia aerea diversa rispetto a quella inizialmente scelta. Ciò avviene qualora il passeggero non venga adeguatamente riprotetto dal vettore aereo. Queste somme sborsate per via dello sciopero aerei possono essere rimborsate, così come le spese per qualsiasi altro mezzo di trasporto utilizzato per giungere alla destinazione inizialmente programmata, eventuali notti in hotel in più e pasti nei giorni in cui è stato provocato il disservizio aereo.
«La stagione estiva è entrata nel vivo ed è evidente la crescita delle ultime settimane delle proposte delle destinazioni da parte delle compagnie aeree – dice Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso – . Proporzionalmente, però, sono cresciuti i disservizi aerei, così come gli scioperi, dove il passeggero può subire un ritardo o una cancellazione del volo. Il viaggiatore, qualora non riprotetto dal vettore aereo con un nuovo volo, può sicuramente sostituirsi all’assistenza della compagnia aerea e sostenere tutte le spese per raggiungere la meta prefissata. In questo caso sarà poi possibile avviare un reclamo di rimborso spese, rivolgendosi direttamente al vettore aereo o ad una claim company».
L’amministratore di ItaliaRimborso, che fornisce assistenza gratuita ai passeggeri, vittime dei disservizi aerei, chiarisce i diritti del viaggiatore in caso di sciopero: «Nei casi di sciopero del comparto aereo, al passeggero non spetta la compensazione pecuniaria, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004, che oscilla da 250 a 600 euro, ma solo ed esclusivamente il rimborso delle spese per raggiungere la meta, se queste comprovate da scontrini e/o fatture».