La reggenza del nuovo direttore generale facente funzioni dell'azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro si avvia a conclusione. Il direttore sanitario, Nicola Pelle, era infatti subentrato al predecessore, Antonio Mantella, dopo che questo aveva rassegnato le sue dimissioni al termine della convulsa giornata d'assedio alla sede amministrativa dell'ente con tanto di benzina e precari asseragliati all'interno.

Il più buio capitolo della storia del nosocomio catanzarese, insomma, sembra avviarsi a conclusione e con esso anche il lungo periodo di incertezza dovuto alla decadenza dei vertici determinato dal decreto Calabria che aveva azzerato tutti i direttori nominati alla guida delle aziende. Nella giornata di ieri il commissario ad acta, Saverio Cotticelli, ha infatti trasmesso al presidente della Regione, Mario Oliverio, e al rettore dell'università Magna Grecia di Catanzaro, Giovambattista De Sarro, la rosa dei possibili candidati per raggiungere l'intesa.

Andrà a riempire la casella rimasta vuota dell'Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro e del policlinico universitario Mater Domini Giuseppe Zuccatelli, ex presidente di Agenas, 75 anni e con una passato da sub commissario per il piano di rientro inviato dal governo a rivedere i conti sanitari prima in Abruzzo e poi in Campania.

All'azienda sanitaria provinciale di Cosenza è stata indicata, invece, Daniela Saitta e Iole Fantozzi all'azienda ospedaliera di Reggio Calabria.

Potrebbe spostarsi di provincia, inoltre, l'attuale reggente del policlinico universitario Mater Domini Giuseppe Giuliano: da Catanzaro a Vibo Valentia, dove potrebbe ricoprire il ruolo di commissario dell'azienda sanitaria provinciale.

Sembra però che ancora una volta lo strappo consumato tra la struttura commissariale e il presidente della giunta regionale Mario Oliverio frenerà il raggiungimento di un possibile accordo sui nomi dei commissari. Il governatore già in passato aveva espresso contrarietà in ordine al metodo che nei fatti preclude ogni preventiva trattativa ma si riduce ad una mera presa d'atto sulla rosa dei nomi. In questo caso la lista finirà sulla scrivania del ministro della Salute, Roberto Speranza, che entro dieci giorni dovrà sottoporre la questione al Consiglio dei ministri per l'approvazione e la ratifica.

 

Luana Costa