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“Sacal” e gestione degli scali calabresi. Sull’argomento riportiamo la nota di Mario Magno, consigliere regionale. “La predisposizione di un Piano industriale per i tre aeroporti calabresi è un’esigenza indifferibile. I cittadini calabresi devono urgentemente essere informati delle condizioni economico-finanziarie che stanno alla base delle future strategie che la governance della Sacal intenderà adottare per favorire lo sviluppo dei tre scali regionali”. La lettera aperta è indirizzata ai parlamentari calabresi, ai consiglieri regionali ed ai sindaci dei territori interessati e per conoscenza al presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, al presidente della Sacal S.p.A. Arturo De Felice, all’Enac ed al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
I numeri degli aeroporti calabresi
“Bisogna ripartire - aggiunge l’on. Magno - da dati incontestabili: nel corso del 2016 l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme ha fatto registrare un totale di 2.514.078 passeggeri, quello di Reggio Calabria di 479.437 e quello di Crotone di 217.136”.
“E’ noto - continua il consigliere regionale - che gli scali di Reggio Calabria e Crotone avendo un numero di passeggeri annui inferiore a 500.000 unità avrebbero dovuto essere trasferiti, in base all’atto di indirizzo del 29 gennaio 2013, presentato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha definito il Piano Nazionale per lo Sviluppo Aeroportuale, alla Regione Calabria, tenuta ad assolverne i relativi oneri di gestione e quindi incentivarne le attivita”.
La copertura dei costi
“Numerosi studi, inoltre, dimostrano - prosegue l’on. Magno - che la maggior parte degli aeroporti, con un traffico di passeggeri inferiori ad un milione all’anno, non riescono a coprire i costi di capitale e, parzialmente, anche quelli operativi. Ne scaturisce che l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, se gestito dalla Sacal secondo criteri di economicità e di efficienza, avrebbe la possibilità di produrre alti utili di esercizio che, però, sarebbero vanificati in quanto destinati a coprire le inevitabili perdite delle infrastrutture di Reggio Calabria e di Crotone”. “In tale ipotesi – sottolinea l’on. Magno - si farebbe certamente ricorso al principio di solidarietà alquanto nobile in un territorio che ha bisogno di coesione per potersi sviluppare, ma, nello stesso tempo, si comprometterebbe l’efficienza complessiva del sistema aeroportuale calabrese. D’altra parte invece, se le gestioni restassero separate, riconosciuta la necessità dei due aeroporti di Reggio Calabria e di Crotone come indispensabili presidi per facilitare trasporti e sviluppo, potrebbero beneficiare degli incentivi europei perché non incorrerebbero nei limiti imposti dalla normativa”.
“Da questi dati inoppugnabili, quindi, è risultato evidente - sottolinea l’on. Magno - l’errore compiuto da Sacal S.p.A., spinta dalla Regione Calabria nella persona del suo Presidente, di partecipare ad un bando finalizzato alla gestione degli aeroporti di Reggio Calabria e Crotone. La Sacal, che all’epoca gestiva solo l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, risultata successivamente vincitrice di quel bando, in attesa del ricorso di SAGAS su Crotone, oggi si trova ad affrontare l’arduo compito di dover governare insieme i tre scali calabresi, quando sarebbe stato certamente più opportuno affidare la gestione degli aeroporti di Reggio Calabria e Crotone ad altre società che avrebbero potuto rilevarne le attività”.
“Si predisponga un piano industriale”
“Per tali ragioni – prosegue l’on. Magno - reputo indispensabile l’immediata predisposizione di un piano industriale che tenga conto di imprescindibili obiettivi. Da una parte permetta all’aeroporto di Lamezia Terme di svolgere un ruolo consono alla sua importanza che lo colloca tra i 12 scali nazionali a rilevanza strategica, tenendo presente la situazione di bilancio di 5.500.000 euro di perdite, accumulate fino al 31.12.2016. Dall’altra consenta alle infrastrutture di Reggio e Crotone un’adeguata rivitalizzazione delle loro attività che non può che essere equilibrata anche al fine di non appesantire ulteriormente la Sacal, in attesa della pronuncia sul ricorso, per il quale l'udienza presso il Consiglio di Stato si terrà il 5 dicembre 2017. Fino a quella data bisogna bloccare la strategia di Oliverio, Bianchi e De Felice volta a far dismettere le quote da parte dei soci di SAGAS, società ricorrente, e, inoltre, sarebbe necessaria una riflessione sul futuro del trasporto aereo calabrese”.
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“Chiedo a tutti voi – conclude l’on. Magno rivolgendosi ai destinatari della lettera - di attivarvi con tutti i modi che riterrete opportuni per bloccare questa scellerata scelta fatta dal Presidente della Giunta Regionale e dai suoi amici a danno del trasporto aereo calabrese. Da parte mia continuerò a portare avanti l'iniziativa di contrasto in tutte le sedi opportune”.