La nuova gestione della residenza per anziani "San Francesco di Paola" di San Nicola Arcella potrebbe aprire un drammatico capitolo per i dipendenti della struttura. A causa dei parametri economici imposti nel nuovo bando, la riorganizzazione, infatti, potrebbe portare al licenziamento di gran parte del personale. L'allarme arriva dalla Cgil sezione Pollino-Sibaritide-Tirreno, del segretario generale Vincenzo Casciaro, che esprime le sue perplessità a LaC News24 attraverso l'esponente territoriale e socio lavoratore Nicola Pucci. «Nel bando - dice quest'ultimo - è stata ovviamente inserita la clausola di salvaguardia dei posti di lavoro, ma è citata a carattere un po' generale, non si è entrati nello specifico. Tant'è che, analizzando la parte riguardante i costi del personale, notiamo che le cifre non tengono conto della reale presenza occupazionale».

A rischio i posti di lavoro?

Leggendo il bando, consultabile sul sito dell'Asp di Cosenza, si nota che il tetto per i costi giornalieri del personale è fissato a 4mila euro. La cifra è nettamente inferiore a quella impiegata dagli attuali gestori per il mantenimento degli standard qualitativi che hanno fatto della Rsa "San Francesco di Paola" una vera e propria eccellenza del territorio. Tra l'altro, secondo quanto riferisce Pucci, l'importo sarebbe stato deciso prima ancora che i redattori del bando venissero in possesso della pianta organica della struttura. Di conseguenza, il rischio è che diversi lavoratori potrebbero andare a casa.

«La Rsa di San Nicola Arcella - afferma il sindacalista -, è una realtà importante dal punto di vista territoriale e sociale. Fino ad oggi abbiamo avuto dei risultati molto soddisfacenti sotto questo profilo, che sono sotto gli occhi di tutti. Bisogna poi tener conto che ci sono tante famiglie che nell'arco di questi anni hanno costruito le proprie vite grazie a questo lavoro. La Rsa "San Francesco di Paola", grazie ai sacrifici di tutti lavoratori e della gestione, soprattutto territoriale, rappresenta una realtà molto importante anche in termini di assistenza. Ecco, questo settore non non può passare attraverso un'analisi meramente numerica».

Il bando

L'affidamento della gestione della Rsa di San Nicola Arcella è avvenuto nel 2006. La società vincitrice dell'appalto è la "Universis", che ha sede a Udine, ma controlla la struttura sannicolese mediante la direzione del responsabile territoriale Emilio Pastore. Ora il contratto è giunto a scadenza naturale (prevedeva una gestione di nove anni più altri nove), e l'Asp di Cosenza ha provveduto a indire il bando che, tra le altre cose, potrebbe estromettere la società Universis, la quale non ha alcun diritto di prelazione. I termini per la presentazione delle domande scadranno il prossimo febbraio, ma, considerati i nuovi parametri, sui lavoratori della struttura aleggia già il timore del licenziamento.

L'impegno della Cgil

«Come Cgil - continua Pucci - abbiamo scritto all'azienda sanitaria e richiesto un incontro, che ad oggi non c'è stato concesso. Proprio in virtù di quelle che sono le nostre perplessità, abbiamo proclamato uno stato di agitazione di tutti i lavoratori che è un pre-allarme. Vorremmo avere la possibilità di entrare nel merito della questione per quel che riguarda le condizioni minime per salvaguardare tutto il personale». Poi conclude: «Continueremo a impegnarci a tutela di tutti i lavoratori, e sottolineo tutti, come abbiamo sempre fatto, perché la nostra attività sindacale passa attraverso l'impegno e la costanza, per fare in modo che tutti i dipendenti possano mantenere il proprio posto di lavoro anche nell'eventualità di una nuova gestione».