VIDEO | Il sindacato Usb li appoggia. I manifestanti hanno anche esposto un cartello in cui contestano il Comune che vorrebbe risparmiare non tenendo conto un decreto che fissa il diritto a superare il contratto part time (ASCOLTA L'AUDIO)
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Mobilitati dal sindacato Usb, i lavoratori ex Lsu-Lpu di Rosarno hanno inscenato una manifestazione di protesta davanti al municipio. I manifestanti, 35 dipendenti comunali stabilizzati con un contratto part time, hanno denunciato una condizione di sofferenza, dovuta alla opposizione del Comune che non vuole integrare con altre ore settimanali la prestazione da loro resa fino a 36 ore.
«Oggi – ha detto Dario Donato – lavoriamo 24 ore a settimana per uno stipendio che nel mio caso arriva a mille euro. Esiste un decreto legge, però, che da la possibilità agli enti di rendere pieno il tempo di noi vincitori di concorso e i commissari che guidano il Comune, nel non volerlo applicare, stanno prendendo una cantonata». Il sindacalista Aurelio Monte ha spiegato il risultato delle diverse interlocuzioni avute con la terna che guida Palazzo San Giovanni, dopo lo scioglimento per mafia del Consiglio, anche con un incontro tenutosi in prefettura.
«Ci pare – ha detto il responsabile provinciale del sindacato di base – che il Comune voglia fare cassa, risparmiare, alle spalle di lavoratori che tengono in piedi i servizi al cittadino che altrimenti l’amministrazione non potrebbe dare. In questo caso però siamo di fronte ad un diritto acquisito da questi lavoratori e non si può non tenerne conto». La protesta, sotto lo sguardo vigile di polizia e carabinieri, è consistita nella sosta davanti all’ingresso del municipio dei manifestanti, che si sono dichiarati in sciopero, ovvero astenutisi dal lavoro durante la mattinata. Ai lavoratori in sit in è venuto a dare solidarietà il sindaco di Cinquefrondi, Michele Conia, oggi candidato al Parlamento con Unione Popolare lo schieramento che fa capo a Luigi de Magistris.