Il convegno promosso in occasione dei 10 anni dall’ottenimento del prestigioso marchio. Presente anche l’assessore regionale: «Vantiamo terre fertili e produciamo ottimi prodotti che dobbiamo riuscire a valorizzare come accaduto per il limone di Rocca Imperiale»
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Il Monastero dei frati osservanti di Rocca Imperiale ha ospitato la giornata di studio “Innovazioni per lo sviluppo sostenibile e la valorizzazione del limone di Rocca Imperiale Igp”, in occasione dei primi 10 anni di riconoscimento del prestigioso marchio. L’evento, come si legge nel resoconto dei promotori, è stato molto partecipato. «Il Consorzio è cresciuto, siamo partiti da 29 soci, oggi siamo ad 85. Dobbiamo puntare ora alla valorizzazione del prodotto in Italia e all’estero, lavorando sulla mentalità, entrando nell’ottica che l’associazionismo non può che farci bene», ha affermato Vincenzo Marino, presidente del Consorzio di Tutela del Limone di Rocca Imperiale igp.
L’appuntamento, patrocinato dalla Regione Calabria, è stato organizzato dalla Sezione Sud-Ovest dell’Accademia dei Georgofili, dal Comune di Rocca Imperiale, dal Consorzio di Rocca Imperiale e dall’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. A coordinare i lavori della giornata di studio, è stato Rosario Di Lorenzo, presidente Sezione Sud-Ovest Accademia dei Georgofili, la più prestigiosa e antica istituzione che opera a livello nazionale e internazionale per lo sviluppo e la crescita dell'agricoltura.
«Il limone di Rocca Imperiale è un’eccellenza di un territorio specifico, il ruolo dell’Accademia vuole essere quello di dare attenzione a queste realtà produttive e la giornata di studio ne è una dimostrazione», ha evidenziato Di Lorenzo.
Nel corso della giornata, si è fatto il punto sulla limonicoltura in Italia, sulle varietà di “Femminello” presente nel comune dell’alto Jonio cosentino, sull’attività di promozione territoriale ad opera dell’Arsac e sull’importanza del marchio come elemento identitario in grado di raccontare una storia. Numerosi sono stati gli interventi che si sono alternati nel corso della mattinata provenienti dalle istituzioni, dal mondo delle università e della ricerca, che con le loro analisi scientifiche e le loro riflessioni, hanno dato un'ulteriore spinta al processo di sviluppo, valorizzazione e commercializzazione del limone igp di Rocca Imperiale.
Tra i presenti anche: Giuseppe Zimbalatti, rettore dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria; Giovanni E. Agosteo, direttore del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria; Bruno Maiolo, direttore generale dell’Azienda regionale per lo Sviluppo dell’agricoltura calabrese; Girolamo Crisafi, del Dipartimento dell’Agricoltura della Regione Calabria; due esperti di fama internazionale: Alessandra Gentile dell’Università degli Studi di Catania e Davide Barbanti dell’Università degli Studi di Parma; ed infine Rocco Mafrica e Marco Poiana del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria che hanno illustrato i risultati di due sperimentazioni condotte nell’area di produzione dell’Igp “Limone di Rocca Imperiale”: una riguardante l’influenza del portinnesto sul comportamento bio-agronomico del limone; l’altra sull’effetto che hanno le varietà ed il periodo di raccolta sul contenuto di composti nutraceutici nei limoni di Rocca Imperiale.
A concludere l’importante giornata, Gianluca Gallo, assessore alle Politiche Agricole e Sviluppo Agroalimentare della Regione Calabria: «La nostra Regione ha terre fertili, ha una grande biodiversità ed è in condizione di produrre prodotti migliori che altrove, tutto questo però lo dobbiamo naturalmente canalizzare, sfruttando questa superiorità di base e puntando alla qualità delle produzioni e qui a Rocca ci sono riusciti», ha chiosato l’esponente della giunta Occhiuto.