L’ex presidente della Camera in Calabria ospite di una iniziativa promossa dal Movimento 5 stelle: «Abbiamo fissato un minimo di 9 euro lordi l'ora. Sotto si muore di fame»
Tutti gli articoli di Economia e lavoro
PHOTO
«Con la nostra proposta rispondiamo all'inerzia di questo governo di destra che non vuole neanche il salario minimo a norma di legge». Lo ha detto l'ex presidente della Camera, Roberto Fico, intervenendo a Lamezia Terme ad un'iniziativa promossa dal Movimento 5 stelle per presentare la proposta di legge sul salario minimo che ha come primo firmatario il leader del partito, Giuseppe Conte. All'iniziativa ha partecipato la deputata Anna Laura Orrico, coordinatrice regionale per la Calabria del Movimento 5 Stelle.
Fico ha puntato il dito contro l’esecutivo che «dopo aver tagliato, anzi eliminato, il Reddito di cittadinanza, e stoppato il Superbonus, mettendo in difficoltà tantissimi imprenditori e famiglie, blocca anche il salario minimo. Un chiaro atteggiamento contro le persone che hanno più bisogno perché – ha scandito -il salario minimo va a colmare quel vuoto retributivo che affligge più di tre milioni di lavoratori».
La proposta di legge
«Abbiamo presentato la proposta di legge - ha aggiunto Fico - insieme a Pd, Azione e Sinistra italiana. Gli unici che si sono tirati fuori sono stati Renzi e Italia Viva, ma questo era chiaro perché sono totalmente inaffidabili. La nostra proposta fissa un salario minimo di 9 euro lordi l'ora, che mi sembra il minimo. Sotto si muore di fame. Un'iniziativa che rappresenta valori e principi che appartengono a tutti i cittadini». «C'è da dire, tra l'altro - ha detto ancora l'ex presidente della Camera - che era pronto un emendamento del Governo con cui si eliminava definitivamente la proposta di salario minimo. Ma quando poi il livello del dibattito si é fatto più importante ed hanno visto i sondaggi, l'esecutivo ha fatto un passo indietro e ha presentato una sospensiva, passando la palla al Cnel. Ora vedremo che ne verrà fuori».
L’esempio della Germania
Orrico, coordinatrice regionale del partito, ha tenuto a precisare: «Siamo stati presenti - ha aggiunto Orrico - in moltissime piazze in tutte le città della Calabria, raccogliendo quasi duemila firme. Queste iniziative servono per rispondere a tutte le fake news diffuse dal Governo sul salario minimo, che, a detta dell'esecutivo, negherebbe la contrattazione collettiva e potrebbe essere deleterio, portando ad un ribasso delle retribuzioni. La verità, invece, è che tutti i Paesi che hanno adottato un salario minimo legale hanno visto rialzare i redditi di tutti i lavoratori, sia del settore pubblico che di quello privato. Un esempio, in questo senso, è rappresentato dalla Germania, che lo ha istituito nel 2015 consentendo di fissare una soglia minima di salario di 12 euro lordi l'ora. E poi, con il salario minimo si rafforza la contrattazione collettiva perché si fornisce ai sindacati uno strumento in più per eliminare i contratti pirata, al ribasso, come quelli a 3 o 4 euro l'ora, se parliamo dei Contratti collettivi come quelli per i lavoratori del settore della vigilanza, del turismo o delle pulizie. Il salario minimo, quindi, è uno strumento che consentirà anche ai sindacati di avere una soglia minima al di sotto della quale non si può scendere. Un punto di partenza per puntare al rialzo dei salari dei cittadini».