«Le distanze fra Nord e Sud del Paese sono cresciute, così come sono aumentate le diseguaglianze. Davanti a tutto questo noi abbiamo avanzato risposte concrete ma, sino ad oggi, il governo ha risposto solo con tante chiacchiere». A dirlo, il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri, in videoconferenza, durante i lavori dell'esecutivo regionale della Uil Calabria.

L'intervento del sindacalista di origine calabrese ha spaziato dai temi nazionali a quelli regionali, passando in rassegna tutte le vertenze aperte per la risoluzione delle quali la Uil sta spendendo le proprie energie.

«La pandemia, purtroppo - ha aggiunto - ha accentuato questo stato di cose. Non riesco, però, ad accettare che in Calabria si sia deciso di realizzare degli ospedali da campo come se fossimo in un territorio piegato da una guerra. Questo mi indigna, così come mi indigna il ritardo di venti giorni accumulato per la nomina del commissario alla sanità. La nostra azione, a Roma come a Catanzaro, deve essere indirizzata a dare un segnale preciso a chi ci governa, per dire alla politica che ciò che accade in Calabria ci interessa e ci indigna, che è arrivato il momento di cambiare le cose, di avere una idea precisa del futuro di questo Paese».

La scuola «dovrà essere riaperta solo nella massima sicurezza».  Per il segretario generale del sindacato: «Siamo sempre dalla parte giusta pretendiamo sempre di dire la nostra, pretendiamo che il Governo presti la massima attenzione ai lavoratori, ai giovani, alle donne, ai pensionati, ai più deboli. E in questo pensiamo di aver fatto quello che voi avreste voluto». Sul rinnovo dei contratti Pierpaolo Bombardieri ha concluso sostenendo che «innalzando la qualità del lavoro, elevando i diritti dei lavoratori, tu migliori il Paese e rimetti in moto i consumi».

Santo Biondo: «Politica disattenta»

«In questa fase stiamo notando una disattenzione da parte del Governo rispetto ai problemi del Mezzogiorno e, in particolare, della Calabria. A questa terra servono investimenti in infrastrutture materiali e immateriali, servono ospedali di cemento armato per curare i malati e combattere il Covid. Invece, ancora una volta, siamo costretti ad evidenziare, con preoccupazione crescente, la disattenzione della politica». Così il segretario della Uil Calabria Santo Biondo sempre nel corso dell'esecutivo regionale.

«Lo Stato - ha concluso Biondo - non può permettersi che in questo Paese ci sia una Asp che non sia in grado di chiudere un bilancio a causa di conti onirici, che ci sia una Regione continuamente bacchettata dalla Corte dei conti per la tenuta economica del sistema sanitario regionale o che non sia in grado di mettere a sistema la partecipazione pubblica regionale. O che, ancora, chi governa la Calabria si chiuda a riccio, rifiuti il dialogo sociale, sulle richieste avanzate dal sindacato rispetto alla riprogrammazione del Por. Tutto questo è inaccettabile»