«E' necessario intervenire per mettere fine alle polemiche, bisogna evitare il gioco dello scarica barile. Il malcontento sociale non fa comodo a nessuno e non è coretto che si utilizzi magari per scopi diversi da quelli a cui siamo chiamati, cioè servire la comunità. Non dovendo avere riscontro dal punto di vista elettorale e dei consensi, noi cerchiamo di farlo in maniera indistinta e ci auguriamo che tutti, anche in condizioni diverse dalle nostre, possano agire esclusivamente per il bene collettivo». Non le manda a dire Giuseppe Greco, direttore generale dell'Inps Calabria, che questa mattina attraverso i nostri microfoni ha voluto fare chiarezza sulla vicenda dei ritardi legati all'erogazione dei fondi della cassa integrazione per i lavoratori che nelle ultime settimane hanno sospeso l'attività lavorativa o hanno lavorato in orario ridotto a causa della pandemia da coronavirus.

«Tutte le pratiche saranno poste al vaglio»

«Vogliamo rassicurare, nel limite delle nostre possibilità, tutti coloro che sono in attesa dei pagamenti e precisare, a beneficio di tutti, che qui all'Inps non abbiamo una sola pratica in arretrato, lavoriamo quotidianamente tutto ciò che ci perviene dalla Regione». Eppure i ritardi ci sono e il malcontento sociale aumenta ogni giorno di più. «L'iter della cassa integrazione in deroga - spiega Greco - è basato su un periodo ordinario, mentre in questo periodo ci troviamo in una situazione di emergenza. Questo può presentare dei ritardi, ma l'ultima cosa che dobbiamo fare è alimentare la rabbia sociale». 

Numeri esorbitanti

Dall'inizio della pandemia sono pervenute alla Regione Calabria, a cui le aziende sono tenute ad inviare una pec, circa 15mila domande, finora ne sono state esaminate circa 9500, di cui 6780 autorizzate al pagamento tramite decreto regionale. «Ma non è sufficiente disporre flussi telematici per cominciare a trattare le pratiche - afferma ancora Greco -. Abbiamo ricevuto 5800 istanze, è il dato di ieri, e le abbiamo esaminate tutte». Tuttavia hanno ricevuto i pagamenti solo 1945 aziende. «Questo - continua il direttore generale - succede perché, anche a pagamento autorizzato, l'espletamento della pratica necessita dell'elenco dei lavoratori che beneficeranno della misura». Pertanto i datori di lavoro sono obbligati a compilare il modello SR41, senza il quale la pratica rimane in sospeso.

Pagamenti entro dieci giorni

Nella giornata di ieri si è tenuto un incontro, in conference call, alla presenza della Ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, del Presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, degli assessori al Lavoro delle Regioni e dei Direttori regionali dell’Inps, nel corso del quale, tra l’altro, è stato fatto il punto sulle lavorazioni delle domande di Cig in deroga. Attraverso i suoi rappresentanti, la Regione Calabria ha fatto sapere che tutte le domande saranno prese in carico entro e non oltre dieci giorni. «Non abbiamo motivo di credere che non sia così - ha detto in ultimo Greco - e noi siamo pronti a smaltire questo carico di lavoro, per quanto eccezionale e fuori dal comune, perché abbiamo istituito una task force con le migliori figure della regione».