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Si è svolto a Camigliatello Silano il convegno “Il ruolo del Sindacato d’impresa e la rappresentanza Politica” organizzato dalla Confederazione Es.a.ar.co. Sono intervenuti il presidente della Confederazione Esaarco, Antonio Eramo, l’onorevole Renata Polverini ed il consigliere regionale Mario Magno.
Ha introdotto i lavori il presidente Esaarco Antonio Eramo che ha illustrato “la miriade di servizi svolti dalla Confederazione che non tutelano solo gli interessi delle aziende ma anche dei lavoratori e delle famiglie”.Es.a.ar.co, per garantire il mantenimento dei servizi, chiede l’intervento ed il sostegno della politica.
“Colpiti i corpi intermedi della società civile”
“Occorre creare le condizioni - ha affermato l’onorevole Magno - affinché la politica intervenga sulle disfunzioni del sistema che hanno portato ad una completa scomposizione della società civile. I corpi intermedi quali la famiglia, i sindacati, le associazioni, gli ordini professionali e i movimenti sono stati colpiti duramente. L’elevata pressione fiscale, l’abbandono e l’impoverimento delle partite iva, la mancanza di un piano infrastrutturale del Paese, che sia adeguato e concorrenziale a quello degli altri paesi europei, hanno caratterizzato negativamente l’esperienza dei governi tecnici e di centrosinistra. Questi ultimi non hanno saputo comprendere le difficoltà del Paese e delle componenti economiche e sociali. Bisogna invertire la tendenza con adeguate politiche economiche e di sviluppo, necessarie per consentire un aumento del Pil dell’Italia, attualmente al di sotto dell’1%. La crescita avvenuta negli altri paesi europei si è attestata a livelli più alti con punte superiori al 3%”.
“Non creato un patto sociale”
“La politica del centrosinistra ha messo in ginocchio l’economia e non ha saputo creare - ha aggiunto Magno - un vero patto sociale tra i diversi attori coinvolti, determinando un deficit di democrazia inaccettabile per un Paese civile. Confederazioni come l’Esaarco, che fornisce servizi fondamentali a favore delle imprese, dei lavoratori e dei cittadini, devono essere sostenute. Ecco perché la ricostruzione della rappresentanza sindacale e una nuova rigenerazione dei partiti costituisce un’esigenza non più rinviabile”. “Politiche che puntino sulle infrastrutture, sulle imprese e sul lavoro, allo scopo di creare nuova occupazione, sono esigenze non più rinviabili. Allo stesso modo - ha osservato l’on. Magno - bisogna rilanciare l’azione politica nel Mezzogiorno, migliorando le infrastrutture, riducendo la pressione fiscale e dando linfa ai settori trainanti dell’economia meridionale, sostenendo le imprese ed impedendo la fuga dei cervelli”. “Forza Italia, il presidente Berlusconi e il centrodestra – ha concluso Magno - vogliono costruire un progetto liberale che sostenga la ripresa del Paese”.
Attenzione al Mezzogiorno
Per l’onorevole Polverini occorre “rimettere al centro dell’attenzione il programma elettorale di Forza Italia e del centrodestra. Il governo di centrosinistra non ha saputo interpretare i bisogni delle imprese. Perfino nel Nord del paese si sino arenati i polmoni produttivi che, fino a non molto tempo fa, generavano sviluppo”. “Sono state adottate dal Governo - ha continuato Polverini - politiche del lavoro inadeguate con un notevole sperpero di denaro pubblico. Basti pensare ai venti miliardi di bonus sprecati e agli 80 euro in busta paga che hanno costituito una misura propagandistica e inutile”. “L’obiettivo è quello di riprendere il dialogo ed i rapporti con i corpi intermedi che come noi – ha sottolineato - avevano sostenuto l’inefficacia di tali provvedimenti. Il ruolo dei corpi intermedi, che svolgono un compito sociale e di presidio del territorio, supplendo spesso all’assenza dello Stato, va necessariamente recuperato. Forza Italia crede nelle organizzazioni di rappresentanza”. L’attenzione di Renata Polverini si è focalizzata anche sul Mezzogiorno: “In Calabria - ha osservato - occorrono serie politiche infrastrutturali che diano prospettive concrete di sviluppo”. E ha aggiunto: “Non è ammissibile, inoltre, che una regione come la Calabria non abbia potere decisionale sulla sanità, considerato che il comparto in questione assorbe l’80% delle risorse di bilancio”. “Il centrodestra – ha concluso - tornerà al governo dell’Italia e della Regione Calabria”.
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L’onorevole Patricello, impegnato a Tirana, ha mandato un contributo scritto, con il quale “ha sostenuto le ragioni dei sindacati d’impresa, seguendo con impegno quelle che sono le modifiche legislative europee a loro favore”. Altresì ha manifestato “vicinanza ai problemi del Mezzogiorno ed in particolare della Calabria”, confermando il suo impegno “a sostenere politiche europee di sviluppo e garantendo ogni utile intervento per far sì che la comunità europea continui ad incentivare lo sviluppo economico e infrastrutturale del centro-sud” dallo stesso rappresentato quale parlamentare europeo eletto.