La Siarc ha deciso: basta far mangiare i bambini alla mensa se le loro famiglie prima non regolarizzano i pagamenti. La vicenda, destinata a far discutere, riguarda il servizio erogato nelle scuole del comune di Rende. La società giovedì scorso, 21 settembre, ha informato della determinazione assunta sia l’amministrazione sia i dirigenti scolastici.

L’azienda subentrata nell’appalto

Ad aggiudicarsi il bando di gara per un triennio era stata la Cardamone Group a partire dall’anno scolastico 2015-2016. L’affidamento è stato però revocato a seguito di una interdittiva antimafia emanata nei confronti dell’azienda. Nell’appalto è perciò subentrata la Siarc, seconda in graduatoria. Il disciplinare prevede la gestione diretta dell’impresa nella riscossione degli importi per l’erogazione del servizio, con partecipazione da parte del comune a beneficio delle famiglie meno abbienti. In particolare, l’amministrazione si fa carico dell’intera quota per i nuclei con ISEE inferiore a 4.500 euro, e concorre alla spesa in misura percentuale inversamente proporzionale al reddito delle famiglie.

La morosità che fa scattare la sospensione

La Siarc in questa fase opera in regime di prorogatio in attesa della pubblicazione del nuovo bando. Già nel mese di giugno aveva comunicato al comune e agli interessati l’intenzione di escludere dal servizio mensa i bambini appartenenti a famiglie morose. Secondo quanto comunicato dall’azienda, sarebbe stata proposta anche una rateizzazione del debito. Su pressione dell’assessore al ramo Annamaria Artese e dei dirigenti scolastici, la somministrazione dei pasti è stata comunque garantita con la ripresa delle attività scolastiche lo scorso 17 settembre, mentre numerose famiglie, nuovamente sollecitate con avvisi e telefonate, avrebbero effettuato il pagamento degli arretrati. Non tutte però. Per quest’ultime da oggi scatta lo stop.