Il posto fisso negli enti pubblici non è più così ambito come una volta. Ai concorsi partecipano sempre meno aspiranti mentre cresce il numero dei vincitori che poi non si presentano per la presa di servizio. È uno dei dati emersi nel corso della giornata di studio organizzata dal CSA nella sala consiliare del Comune di Rende dove, accolto dal sindaco facente funzioni Franchino De Rango, è intervenuto anche il Segretario Generale del sindacato Francesco Garofalo per un contributo di informazione-formazione sulle principali novità del nuovo contratto del pubblico impiego.

Meno lavoro qualificato

Il fenomeno è più incisivo per le categorie in cui è richiesta la laurea: «Da una parte – ha detto Garofalo – c'è il problema degli stipendi bassi: per un ingegnere la retribuzione pari a circa 1.700 euro è insufficiente rispetto a quanto potrebbe guadagnare esercitando la libera professione o attraverso un impiego nel settore privato. Al Nord questa problematica è vecchia di almeno dieci anni e, per la pubblica amministrazione settentrionale, il Sud ha tradizionalmente rappresentato per lungo tempo un importante serbatoio. Adesso c'è meno disponibilità ad affrontare il disagio dell'emigrazione. Anche perché le spese da sostenere spesso assorbono quasi per intero lo stipendio stesso».

Il ruolo ibrido della polizia locale

L'iniziativa è stata coordinata dal segretario regionale Pierfrancesco Lincol. Tra le criticità evidenziate l'equivoco sul quale continuano a muoversi gli agenti della polizia locale, ibridi tra personale amministrativo ed esponenti delle forze dell'ordine e poi il depauperamento delle piante organiche, a cui negli uffici calabresi, si sopperisce spesso con l'apporto dei tirocinanti ai quali tuttavia manca il giusto riconoscimento anche economico.