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La Regione Calabria e l’Agenzia ARCEA attueranno con puntualità sia i prossimi anticipi della Domanda Unica, che le erogazioni del PSR 2007/2013. La Regione Calabria conferma che, a partire da domani, 16 ottobre, avranno inizio le procedure di pagamento dell’anticipo di Domanda Unica a favore di tutti gli aventi diritto. La nostra regione ha già predisposto il suo sistema informatico, per il quale, proprio in data odierna, si è provveduto al rinnovo del rapporto con la SIN fino a tutto il 2017, con l’obiettivo di adeguarsi al Regolamento di Esecuzione 1748/2015 del 30 settembre 2015, al fine di pagare il tetto massimo di anticipazione prevista del 70%. Per arrivare a questo traguardo, nell’anno in cui si è attuata la più grande riforma della PAC nella storia dell’Unione, si sono spese molte energie e molto lavoro. Priorità è stata data alla chiusura dell’esercizio 2014 che, con il 99,21% della spesa nei termini, ha consentito la corretta quantificazione dei titoli per circa 100.000 agricoltori per i prossimi 7 anni.
Nel mese di settembre, inoltre, sono stati convocati oltre 1000 beneficiari (200 per il 2014 e 800 per il 2013), al fine di definire le posizioni discordanti da refresh. Tali posizioni verranno integralmente chiuse entro l’anno, con le visite in campo.
Le misure a superficie sono state integralmente pagate, esaurendo il 100% delle risorse iscritte nei capitoli comunitari, a chiusura dell’intera annualità 2014. La questione delle “riemissioni” rientra nel concetto di regolarità della spesa. Tutti sanno che durante una attività di audit, al sistema Italia è stata contestata una difformità in materia di riemissioni, che ha comportato una revisione delle procedure, a fare data dal 1 aprile 2015. Questo ha comportato un disagio per 139 beneficiari che, a vario titolo, non hanno avuto la riemissione del pagamento. Questa problematica, di ordine nazionale e non calabrese, è praticamente risolta, ed entro il mese di ottobre, con i prossimi pagamenti, verrà chiusa.
E’ importante, però, evidenziare come la nostra Regione, per il tramite dell’ARCEA, abbia superato negli ultimi 2 anni ben 5 audit della Commissione e della Corte dei Conti Europea, senza avere avuto un solo euro di correzione finanziaria, ottenendo soddisfazione anche presso l’Organo di Conciliazione Comunitario, quando in disaccordo con la sezione Audit.
Fare spesa regolare è una priorità irrinunciabile, ma fare spesa regolare ha un costo sia per l’Amministrazione, che investe in controlli, uomini e mezzi, sia, a volte, per i beneficiari, che si vedono rallentare se estratti per tali attività. E’ appena il caso di evidenziare come i controlli in campo dal 1 gennaio 2014 ad oggi siano stati oltre 4.800e quelli amministrativi oltre 35.000.
A tutto ciò bisogna aggiungere l’immane lavoro derivante per “Operazione Bonifica” che, innegabilmente, ha visto ARCEA in prima linea nella definizione delle procedure operative che hanno permesso di gestire nel modo più “vicino” ai beneficiari l’intera indagine.
Insomma, nonostante i numerosi problemi, è indubbio che tra il 2014 ed il 2015 ARCEA ha fatto, e per la quota residua di anno farà, circa 600.000 pagamenti per quasi 900 milioni di euro. E’ pur vero che mancano all’appello ancora, a vario titolo, 1,5 milioni di pagamenti arretrati, ma questo sarà la priorità dell’ARCEA. Non da ultimo, c’è da sottolineare che nell’ultimo report mensile sulla spesa dei PSR effettivamente sostenuta, elaborato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dalla Rete Rurale Nazionale (consultabile sul link http://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/15442), con i dati aggiornati al 30 settembre 2015, è stata chiaramente messa in evidenza la buona performance della Calabria, che si attesta alla percentuale dell’86,03%. Un dato che non tiene conto dei kit di pagamenti n. 100 e n.101, già in liquidazione, che sono pari rispettivamente a 5 Milioni e 7 Milioni e 400 Mila Euro, e che aggiornano il dato della spesa del PSR Calabria 2007/2013 all’89% e pongono la nostra regione al di sopra di tutte quelle ad obiettivo convergenza e addirittura al di sopra di alcune regioni ad obiettivo competitività.