Dalle sale d'imbarco alla sostenibilità energetica, l'amministratore unico di Sacal Franchini ci spiega in esclusiva il piano per trasformare il Tito Minniti in uno scalo moderno e dal forte sapore identitario
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Reggio Calabria guarda al futuro con ambizione. L’aeroporto “Tito Minniti” è al centro di una profonda trasformazione, destinata a cambiarne il ruolo, l’estetica e l’impatto per tutta l’area metropolitana. Il presidente della Sacal, Marco Franchini, ha tracciato la strada di questo rinnovamento, non solo infrastrutturale, ma anche strategico, tra nuove rotte Ryanair ed impegno rinnovato di Ita, intermodalità e interventi strutturali capaci di ridare all’aeroporto e alla città lo slancio necessario per inserirsi con competitività tra i grandi scali del Mediterraneo.
«Il futuro dell’aeroporto di Reggio passa attraverso accordi istituzionali e un progetto di sviluppo che non è mai stato così ambizioso», afferma Franchini, ponendo l’accento su come l’infrastruttura dovrà diventare un motore per il territorio, grazie a una pianificazione che non lascia nulla al caso. È un piano che punta all’autosufficienza energetica e a soluzioni architettoniche d’avanguardia, ma che, come precisa il presidente, «richiede il massimo supporto di enti e istituzioni». Sacal collabora strettamente con Enac per approvare e condividere ogni fase del progetto, il cui obiettivo è creare una struttura non solo moderna, ma anche radicata nella storia e identità culturale della Calabria.
La nuova aerostazione: un progetto oltre le aspettative iniziali
«Il nostro impegno è massimo», continua Franchini, anticipando come la nuova aerostazione non si limiti ad ampliare gli spazi per gestire un maggior numero di passeggeri, ma vada a rappresentare un punto di riferimento estetico e funzionale per l’intera regione. Il progetto, che ha superato per complessità e visione le iniziali previsioni di Sacal, prevede l’adozione di soluzioni architettoniche, impiantistiche e tecnologiche orientate all’efficienza energetica. Franchini precisa che «l’infrastruttura sarà non solo un luogo di transito, ma un punto d’incontro tra passato e futuro», con elementi che richiamano la tradizione e il patrimonio culturale calabrese, in un equilibrio tra efficienza operativa e simbolismo territoriale.
Il cronoprogramma si presenta articolato e riflette la portata della trasformazione. La conferenza dei servizi, prevista a breve, sarà il momento decisivo per presentare ufficialmente il piano, in cui Sacal punta a integrare tutte le raccomandazioni di ENAC per l’adeguamento dell’infrastruttura ai nuovi flussi di passeggeri. «Abbiamo dovuto rivedere e riprogettare le sale d’imbarco e altri spazi fondamentali, in modo che non rispondano solo alle esigenze attuali, ma anche a uno sviluppo a lungo termine, fino al 2035», sottolinea Franchini. L’obiettivo è chiaro: rendere l’aeroporto di Reggio Calabria un polo strategico per la mobilità del futuro.
Innovazione e tecnologia per un aeroporto all’avanguardia
Sacal non ha lasciato in sospeso le migliorie immediate per lo scalo, intervenendo già con soluzioni temporanee per incrementare l’efficienza operativa e ridurre i tempi di attesa. Una tendostruttura, attualmente in allestimento, permetterà a breve di processare un maggior numero di imbarchi simultanei, mentre sono state installate tecnologie per la lettura digitale dei passaporti e che entrano in funzione da questa sera, un’accortezza pensata per velocizzare le procedure per i voli extra-Schengen e migliorare l’esperienza dei passeggeri.
«Proseguiamo con un miglioramento progressivo e costante», afferma il presidente Franchini. Questo costante aggiornamento tecnologico culminerà con la realizzazione delle nuove sale d’imbarco, parte di una struttura più ampia che punta a fare del “Tito Minniti” non solo un punto di partenza e arrivo, ma un vero e proprio centro di servizi avanzati, capace di soddisfare le esigenze di una città in crescita.
L'intermodalità e il legame con il territorio
Uno degli aspetti più innovativi del piano riguarda l’intermodalità, un elemento fondamentale per la piena integrazione dell’aeroporto nel contesto calabrese e siciliano. Franchini espone con chiarezza la visione di un aeroporto che funzioni come “porta” verso le Isole Eolie e Messina, tramite collegamenti marittimi con gli aliscafi di Villa San Giovanni. «L'intermodalità a Reggio va realizzata tramite il mare oltre che con il ferro», spiega Franchini, sottolineando come il sistema integrato di trasporto dal peloritano alla città dello Stretto rappresenti un collegamento essenziale proprio per Reggio, sia dal punto di vista economico che culturale.
Questa prospettiva risponde a una logica di valorizzazione della città, che si affaccia sullo Stretto e guarda a una crescita turistica basata su un’offerta diversificata e sulla collaborazione con la vicina Sicilia. L’aeroporto di Reggio Calabria si pone dunque come fulcro di un sistema intermodale ampio e funzionale, che connette mare e terra in un’unica soluzione.
Nuovo svincolo e accessibilità: il punto critico per il futuro dello scalo
Il nuovo svincolo autostradale è uno dei temi più caldi per quanto riguarda l’accessibilità dello scalo reggino. Il presidente della Sacal invita le autorità competenti, soprattutto l'Anas, a velocizzare i lavori per quest’opera infrastrutturale di fondamentale importanza. «È un nodo cruciale, e ritardarne l’attuazione penalizza fortemente l’accessibilità dell’aeroporto», dichiara Franchini, lanciando un appello per accelerare i processi necessari. L’infrastruttura dovrebbe facilitare l’accesso allo scalo per i viaggiatori provenienti sia dalla Calabria che dalla Sicilia, eliminando uno dei principali ostacoli logistici che oggi rallenta l’afflusso passeggeri.
Appello alla comunità e alle istituzioni per un impegno congiunto
Il progetto dell’aeroporto di Reggio Calabria, per quanto ambizioso, non potrà realizzarsi senza una sinergia tra la Sacal, la comunità e le istituzioni locali. Il presidente Franchini ha già lanciato più volte appelli alla città per un supporto condiviso, sottolineando la necessità di una collaborazione a ogni livello. «Io mi sento parte della squadra», afferma, «e mi impegno con tutti coloro che vogliono contribuire a migliorare la nostra realtà». L’invito del presidente non si rivolge solo alle istituzioni ma anche agli operatori economici locali, affinché l’aeroporto possa diventare il punto di riferimento che rappresenti non solo la Calabria, ma tutto il Mezzogiorno.
Un percorso verso il rilancio del “Tito Minniti”
Nonostante le complessità del progetto e le difficoltà logistiche, la direzione intrapresa da Sacal è chiara e ben definita. «Stiamo costruendo un’infrastruttura che rispecchi il valore e la storia di questa terra», ribadisce Franchini, e l’obiettivo a lungo termine è quello di far convergere investimenti, turismo e innovazione in un’unica grande visione per Reggio Calabria. L’aeroporto “Tito Minniti” potrebbe così trasformarsi in uno snodo essenziale per l’intero Mediterraneo, aprendo le porte a nuove opportunità economiche, commerciali e culturali. Con il supporto delle istituzioni e della comunità, lo scalo di Reggio Calabria ha il potenziale per diventare una delle realtà aeroportuali più importanti del Sud Italia.