«I tre aeroporti calabresi sono in forte difficoltà. Tagli dei voli stanno interessando anche Lamezia e affossando ulteriormente gli scali di Reggio e Crotone, già ridotti ai minimi storici. Quando usciremo dalla pandemia, lo scalo di Lamezia avrà più strumenti per risollevarsi rispetto agli altri due aeroporti che non sono più stati gestiti. Se questa situazione di stallo dovesse protrarsi chiediamo alla Regione, al Ministero e a Enac di intervenire revocando la concessione a Sacal. Chiediamo che non si tollerino ulteriori ritardi».

Si rompano gli indugi e si vada a fondo sulla trattativa della Regione per l’acquisizione delle quote private di Sacal e sulla gestione di una società che continua solo a danneggiare il sistema aeroportuale calabrese. Incalza le istituzioni Nino Costantino, segretario generale Filt-Cgil Calabria, denunciando ancora una volta un andamento che non muta il suo segno negativo, confermato anche da un altro anno di cassa integrazione del personale di Sacal spa. Il relativo accordo quest’anno è stato sottoscritto anche dalla stessa Cgil a seguito dell’impegno assunto dall’azienda di anticipare gli importi. Restano, comunque, le preoccupazioni per le intenzioni del management aziendale di esternalizzare qualche settore, privando l’azienda di capacità produttiva e i servizi di qualità e abbassando le garanzie per il personale.

«Sacal incapace e non trasparente»

«Un quadro certamente segnato dal Covid ma nel quale ad incidere negativamente è soprattutto l’incapacità gestionale e in cui trionfa anche l’assenza di trasparenza. In un momento di tale crisi economica, in cui il personale viene posto in cassa integrazione a zero ore a rotazione, la sezione del sito dedicata alla Società trasparente non è aggiornata, come invece la legge prevede. Dunque non è dato conoscere l’ammontare di compensi per dirigenti e consulenti della società», ha sottolineato ancora Nino Costantino, segretario generale Filt-Cgil Calabria. 

«La Regione sia consequenziale»

La gestione unica rimane la soluzione ideale per assicurare lo sviluppo dei tre scali, secondo la Filt-Cgil Calabria. Il nodo da sciogliere, però, resta la società alla quale tale gestione è stata affidata e, nonostante l’incapacità dimostrata, non ancora revocata.

«La Regione non perda altro tempo. La giunta Occhiuto che bene aveva iniziato il suo mandato intervenendo sulla privatizzazione che noi avevamo denunciato, adesso sia consequenziale. Qualora non si provveda nei prossimi giorni alla vendita alla Regione delle quote private di Sacal, sia revocata la concessione. Serve una società seria che persegua gli interessi degli scali e dei territori, mettendo a frutto la visione, secondo noi vincente, di gestione unica delle infrastrutture aeroportuali calabresi», ha concluso Nino Costantino, segretario generale Filt-Cgil Calabria.