Chiedono investimenti e nuove assunzioni che risollevino il settore. I sindacati hanno consegnato al prefetto Mariani un documento con le loro rivendicazioni
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Un sit-in di protesta davanti alle prefetture calabresi per chiedere alle autorità governative il ripristino delle risorse per la forestazione. Anche a Reggio Calabria, stamattina, lavoratori forestali e sindacati a piazza Italia per «una nuova stagione del comparto forestale calabrese». Come avevano spiegato qualche giorno fa i Segretari generali regionali di Fai Cisl, Michele Sapia, Flai Cgil, Bruno Costa, e Uila Uil, Nino Merlino. I sindacalisti anche al prefetto di Reggio, Massimo Mariani, hanno consegnato documento con le priorità e le rivendicazioni.
Angelo De Masi della Uila Uil chiarisce: «Partiamo dalla questione finanziaria: il governo nazionale ha tagliato ai forestali calabresi 40 milioni di euro. Il fabbisogno per il portale calabrese era di 130 milioni, togliendo i 40 milioni che ogni anno dallo stato centrale ne restano 90. Cioè la copertura finanziaria non c'è più. E poi c’è il contratto dei forestali del 2019 che in qualche modo quella vecchia giunta regionale era stato sottoscritto anche dalla controparte ma, ad oggi non abbiamo notizie. Un'altra cosa che chiediamo sia alla Regione ma anche governo nazionale: perchè qua c'è un doppio problema. Quello della Regione che non ha fondi sufficienti per andare a riaprire all'interno della forestazione il cambio generazionale; e l'altro che abbiamo sempre una legge del 84 sulla 442 che blocca le assunzioni che bisognerebbe cambiare».
Nicola Rodi, di Flai Cgil del comprensorio Reggio- Locri: «Nel documento che indicato 10 punti punti fondamentale per noi, per quanto riguarda la forestazione in Calabria. Innanzitutto abbiamo un Contratto integrativo regionale che è stato firmato nel dicembre del 2019 però non è stato ratificato dalla giunta della regione Calabria e quindi non può avere esecutività quindi noi chiediamo a gran voce che questo contratto venga reso esecutivo, perché è estremamente importante per gli operai idraulico forestali. Uno dei punti salienti per noi diventa il turnover perché questo è un reparto abbastanza in là con gli anni dell'età media di circa 62/ 63 anni e quindi ha necessità di avere forza giovane che possa aiutare il settore a diventare produttivo».