Il porto di Reggio Calabria come luogo che unisce la città al suo mare, tracciando nuove possibilità di interazione e nuove opportunità di sviluppo. Questa la visione descritta dall’architetto Alfonso Femia, presidente e amministratore delegato Atelier(s) Alfonso Femia che ha sviluppato, con il consulente locale Michelangelo Pugliese, architetto paesaggista dello studio tecnico Artuso architetti associati, i progetti fattibilità tecnico-economica del waterfront di Reggio Calabria. Commissionati dall’autorità di Sistema Portuale dello Stretto, sono stati presentati nei nuovi uffici dell’Autorità.

«Un nuovo terminal crociere, l’adeguamento e il potenziamento con nuovi ormeggi e un sistema di pensiline per la stazione dei mezzi veloci. Una pista ciclopedonale che attraverserà longitudinalmente tutto il porto, al di fuori dei circuiti di security e quindi consentendo a chiunque di godere del porto senza interferire con le attività. Poi ancora le infrastrutture della Security e un intervento di riqualificazione di tutta di tutta la banchina di levante, la vecchia e la nuova», ha spiegato Mario Mega, presidente dell’autorità di Sistema portuale dello Stretto.

«Ecco i quattro interventi - ha aggiunto - del valore complessivo di circa 23 milioni di euro, di cui due sono già in conferenza di servizi, e quindi fra qualche settimana pronti per andare in gara. Per gli altri due le conferenze saranno avviate presto. Le opere sono finanziate prevalentemente con i fondi della finanziaria di due anni fa che l’onorevole Cannizzaro, che non smetterò mai di ringraziare, è riuscito a farci mettere a disposizione. Un momento importante perché siamo allo snodo amministrativo quello che tra qualche mese ci consentirà di avviare le gare sperando che già da metà del 2024 possono avviati i cantieri». 

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